Beach Volley
Addio beach volley in estate: non si potrà giocare al mare, vietato lo sport in spiaggia
Il Covid si porta via anche i divertimenti più banali e usuali in vista dell’estate e scatta l’allarme rosso per gli sport da spiaggia. Nel Decreto Legge che sta per essere emanato dal Governo potrebbe esserci anche il divieto assoluto, da prolungarsi lungo tutta l’estate, di praticare sport di squadra, in palestra e anche all’aperto e dunque anche sulla sabbia.
Se così fosse, come preannunciato oggi sulle pagine di Repubblica, non si potrebbero organizzare le partite di beach volley o di beach tennis (più volgarmente Racchettoni) sulle spiagge italiane, una limitazione pesantissima che andrebbe a pesare ulteriormente sul turismo, anche e soprattutto quello “mordi e fuggi” che potrebbe quantomeno tenere in piedi il comparto che più di altri rischia di crollare, quello del turismo.
La paura di assembramenti che si potrebbero creare in caso di mini tornei amatoriali o semplici partite fra amici rischia di spingere spingere il Governo a inserire questo punto fra i divieti prolungati che potrebbero durare fino alla fine dell’estate e, qualora fosse inserito, è difficile pensare a ripensamenti in corsa, anche se gli allentamenti delle leggi restrittive della libertà ci sono stati e, in caso di miglioramento della situazione, non è escluso un cambio in corsa.
I problemi, oltre che per gli appassionati della domenica, nascono per le coppie di èlite del beach volley italiano che, oltre a perdere la stagione intera (ormai è chiaro che non ci sarà il Campionato Italiano e anche altri tornei minori non possono essere organizzati per l’estate in arrivo), potrebbero rischiare di non potersi allenare magari anche in vista di qualche torneo internazionale che potrebbe restare in piedi in un calendario estivo sempre più sparuto e di una ripresa dell’attività internazionale di alto livello prevista al momento per ottobre o, meglio, novembre 2020 con la volata finale per la qualificazione a Tokyo 2021. Le coppie della Nazionale potrebbero scegliere, in caso di divieto assoluto senza deroghe per gli atleti di interesse nazionale, di trasferirsi all’estero, mentre il, problema sorgerebbe per tutte quelle coppie di livello medio-alto che rischierebbero di non poter svolgere alcuna attività.
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Foto LPS/Maria Angela Cinardo
