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Wimbledon 2001: l’incredibile storia di Goran Ivanisevic. Wild card, fuori dai 100 e infine Re di Londra – VIDEO

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Il 9 Luglio 2001 è stata scritta l’ultima pagina di una favola sportiva senza tempo. Goran Ivanisevic alzava al cielo il titolo di Wimbledon dopo due settimane epiche, dopo un’impresa leggendaria, dopo un cammino partito con pochissime ambizioni e che invece turno dopo turno ha dato il via ad una storia indimenticabile. Il campione croato era sceso al numero 125 del mondo e ha potuto prendere parte al tabellone principale solo grazie ad una wild card. Il miracolo di Goran, riassunto qui sotto in questo video.

Finalmente Goran! Dopo le tre finali perse (1992 con Agassi e nel 1994-1998 con Sampras), sembrava ormai che il croato non avesse più occasioni e soprattutto la sua carriera stava volgendo verso la fine. Eppure il destino ha riservato ad Ivanisevic un’ultima pazzesca occasione, un’ultima chance, non in una partita ma in due settimane infinite che si chiusero addirittura con l’insolita finale del lunedì.

Si parte con la vittoria contro lo svedese Jonsonn, poi una rapida successione di strepitose vittorie con tutti giocatori che almeno una volte in carriera sono stati nella Top-5 del ranking mondiale: lo spagnolo Moya, l’americano Roddick, il britannico Rusedski e poi il russo Marat Safin.

In semifinale poi ha di fronte l’idolo di casa Tim Henman e per la prima volta il pubblico non è dalla sua parte e spera che questa favola si possa interrompere. Henman, però, non raggiungerà mai quella finale tanto cercata, perchè l’appuntamento con il destino lo coglierà Ivanisevic dopo una partita durata tre giorni per la pioggia, rimontando un set di svantaggio ed imponendosi al quinto set.

In finale l’ultimo ostacolo si chiama Pat Rafter. I due giocatori sembrano quasi fare apposta ad arrivare al quinto set, vincendo agevolmente due set per parte. Siamo sul 7-7 e sulla palla break Goran gioca il rovescio più importante della carriera. Ora può servire per il match, proprio lui che era pagato 150 a 1. Il braccio non trema ed Ivanisevic scrive una delle pagine più indimenticabili di sempre della storia di Wimbledon. 

 

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andrea.ziglio@oasport.it

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Foto: Libera per uso editoriale

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