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NBA 2020: allenamenti di squadra sospesi, la stagione riparte a metà giugno?

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Si continuano a susseguire le novità nel mondo NBA dopo la sospensione delle partite derivata dalla positività al coronavirus COVID-19 di Rudy Gobert, centro francese degli Utah Jazz. Il tempo del ritorno in campo è molto lontano (al momento è fissato per metà aprile, ma non è detto che si riesca a farcela; secondo ESPN si potrebbe andare fino anche a metà giugno).

Secondo quanto riportato dai principali insider della Lega, è stato esteso a tempo indeterminato il divieto di allenamenti di squadra, mantenendo invece la possibilità di effettuarli in via individuale, o in casa o nelle strutture delle franchigie; in questo secondo caso sono stati raccomandati controlli sulle temperature dei giocatori che ne faranno uso.

Ai giocatori, inoltre, è stato consentito, ma non consigliato, di lasciare le città dove giocano per ricongiungersi alle famiglie. Attenzione, però: dovranno mantenere le distanze di sicurezza e, una volta rientrati nelle loro abitazioni, restarci. Le franchigie sono state caldamente invitate a tenerli sotto controllo tramite FaceTime, Skype o simili.

Nel frattempo continuano gli interrogativi sulla stagione non solo della NBA: la G League, la lega di sviluppo, è prossima alla chiusura anticipata, per la quale mancherebbe ormai soltanto l’annuncio ufficiale.

Per quanto riguarda la massima lega professionistica, invece, il problema è legato al fatto che, secondo gli esperti, sarebbe bene vietare tutti i grandi eventi per un paio di mesi, dunque fino a maggio. La soluzione potrebbe essere legata a una ripresa a metà giugno, ma nessuno sa realmente che cosa può succedere: tutti gli scenari sono al momento sul tavolo.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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