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Masters1000 Montecarlo 2019: la storica cavalcata vincente di Fabio Fognini

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Il 2019 per Fabio Fognini è stato un anno speciale visto che è riuscito per la prima volta in carriera a vincere un Masters 1000. Il tennista di Arma di Taggia ha compiuto l’impresa sull’amata terra rossa di Monte Carlo. L’azzurro arriva al torneo monegasco come numero 18 del ranking e testa di serie numero 13. Nonostante il buonissimo feeling con la superficie nessuno si attende un exploit di queste dimensioni.

Subito al primo turno un match tutt’altro che banale contro Andrey Rublev. Il giovane russo occupa il 90° posto nella classifica mondiale ma la sua classe lo porterà nel giro di cinque mesi scalare il ranking fino alla posizione 23. Un match durissimo con il 22enne nativo di Mosca che si impone nel primo set 6-4. Anche il secondo set è tiratissimo ma questa volta il break vincente, all’undicesimo gioco, lo piazza Fognini che vince 7-5. Il terzo parziale rispecchia i due precedenti, un braccio di ferro tra due tennisti di grandissimo talento, una sfida generazionale che vede trionfare l’esperienza del ligure.

Al secondo turno l’italiano sfrutta il ritiro del francese Gilles Simon mentre ai quarti si ritrova davanti la montagna Alexander Zverev da scalare. Il numero 3 del mondo è senza ombra di dubbio uno dei giocatori più forti del circuito. Fabio Fognini riesce a trovare le contromisure giuste per tenere a bada la verve del russo costringendolo al tie-break che l’azzurro riesce a conquistare nel primo set. Nel secondo il tennista di Arma di Taggia compie un vero e proprio capolavoro, mettendo i piedi in campo e dominando in lungo e in largo un parziale chiuso sul 6-1.

Impresa che Fognini può celebrare ma fino ad un certo punto, perchè in semifinale si presenta uno dei più forti giocatori sulla terra battuta della storia: Rafael Nadal. Lo spagnolo occupa il 2° posto del ranking Atp e difende il titolo conquistato l’anno precedente. L’azzurro sfruttando ogni grammo del suo talento scrive una pagina meravigliosa di sport. I suoi passi si combinano con i suoi colpi come in una sinfonia. Fognini suona l’inno più bello della sua storia tennistica e approda in finale con il punteggio di 6-4 6-2. Un match che rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi italiani che hanno avuto il piacere di viverlo e amarlo punto dopo punto.

In finale l’azzurro si trova di fronte Dusan Lajovic, giocatore solido ma non certo a livello degli avversari superati negli ultimi due turni. Il vero problema può essere la tenuta psicologica di Fognini. Il ligure scende in campo più determinato che mai, con l’obiettivo di portare a compimento una grande impresa. Se nel primo set il serbo cerca di tenere il ritmo dell’azzurro che vince 6-3 nel secondo la furia dell’italiano si fa ingestibile e incontrollabile per l’avversario che perde 6-2. Una cavalcata unica, leggendaria, sia per gli avversari sconfitti e che per la qualità del tennis espresso senza ombra di dubbio da top-5. Il trionfo al Masters 1000 di Monte Carlo è il più importante e suggestivo della carriera di Fabio Fognini.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Lapresse

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