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Italia in zona rossa: cosa si può fare e cosa è vietato. Uscire di casa solo per 4 motivi, autocertificazione e posti di blocco dei Carabinieri

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Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle dei beni di prima necessità e delle farmacie. Chiudiamo i negozi“: sono queste le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte circa l’inasprimento dei provvedimenti contro il Coronavirus, che ha portato l’Italia a stabilire un stato di isolamento e di quarantena quasi totale. Rispetto a lunedì, rimarranno aperti sono le attività di primaria necessità, mentre chiuderà il resto per cercare di fronteggiare questa emergenza nel modo migliore possibile, vista la crescita dei numeri. Rappresentiamo schematicamente quanto è stato stabilito dall’aggiornamento dei provvedimenti:

COSA SI PUO’ FARE E COSA NON SI PUO’ FARE IN ZONA ROSSA

      • Evitare gli spostamenti, restare a casa. Si può uscire solo per comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute. Quando si esce e ci si trova nel proprio comune di residenza, bisognerà essere in possesso di una autocertificazione che attesti il perché si è usciti di casa.
      • Chi ha la febbre a 37,5° o difficoltà respiratorie, anche se non positivo al coronavirus, è fortemente raccomandato a non uscire di casa ed a contattare il proprio medico curante. Non andate al Pronto Soccorso! Occorre chiamare il 1500 o il 112.
      • Si potrà fare la spesa: aperti negozi di generi alimentari.
      • Chiusi tutti i negozi di vendita al dettaglio.
      • Chiusi tutti i centri commerciali, eccetto quelli che vendono alimentari.
      • Si potrà lavorare presso le industrie che dovranno seguire protocolli di sicurezza per evitare il rischio di contagio. Le aziende sono incentivate a chiudere i reparti non di primaria importanza e a promuovere lo smart working (lavoro a casa) e le ferie.
      • Bar e ristoranti saranno chiusi completamente. 
      • Le persone in quarantena o positive al coronavirus non possono in alcun modo lasciare la propria abitazione.
      • Chi pensa di avere i sintomi del coronavirus non deve uscire di casa, ma chiamare il proprio medico di base o i numeri messi a disposizione dallo Stato, tra cui il 1500 o il 112, oltre a quelli previsti dalle singole Regioni.
      • Tutti gli eventi sportivi in Italia sono stati sospesi.
      • Sono chiusi tutti gli impianti e le piste da sci.
      • Si potrà viaggiare con treni, pullman e aerei solo per comprovati motivi di lavoro e salute. Occorrerà una autocertificazione che comprovi il tutto.
      • Sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività.
      • Sono sospese le Messe e tutte le cerimonie religiose, compresi funerali e matrimoni. I luoghi di culto potranno rimanere aperti solo adottando le misure atte a garantire che non si registri un assembramento di persone.
      • Sono chiusi asili nidi, scuole di ogni ordine e grado e Università.
      • Sono chiusi i musei e tutti i luoghi di cultura.
      • Sospesi i concorsi pubblici.
      • Sono sospesi i congedi ordinari di medici, infermieri e personale sanitario.
      • Sono adottate in tutti i casi possibili, nello svolgimento di incontri o riunioni, modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19, comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro ed evitando assembramenti.
      • Garantite le attività del settore agroalimentare, farmacie, parafarmacie, trasporti pubblici, servizi bancari, postali e di pubblicità utilità.
      • Resteranno chiuse palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e termali, centri culturali, oratori, centri sociali e ricreativi.

L’IMPORTANZA DELL’AUTOCERTIFICAZIONE

Secondo quanto è stato stabilito, gli spostamenti di ogni singolo cittadino, come detto, dovranno essere motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Tutte queste informazioni dovranno essere inserite all’interno di un’autocertificazione da portare con sé e mostrare in caso di controllo da parte delle autorità competenti. Essa, come specificato nel Dpcm, è necessaria per qualunque tipo di spostamento, anche quotidiano nel territorio nazionale, all’interno e al di fuori del proprio comune di residenza o domicilio. Pertanto, anche andando a piedi, il soggetto dovrà esibirla.

Il modulo può essere scaricato dal sito del Viminale o fornito dagli operatori di Polizia e sul documento ci dovrà essere la firma del diretto interessato e di uno degli operatori citati. Sarà necessario indicare una di queste quattro motivazioni:

1) comprovate esigenze lavorative;
2) situazioni di necessità;
3) motivi di salute;
4) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

QUALE SANZIONE PER CHI NON RISPETTA LE REGOLE DELLA ZONA ROSSA? 

Il mancato rispetto delle regole previsto dal decreto legge comporterà una violazione dell’articolo 650 del codice penale. Possibili fino a tre mesi di carcere e un’ammenda fino a 206 euro.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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