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Volley femminile, Conegliano vince la Coppa Italia 2020! Secondo sigillo delle Campionesse del Mondo, Egonu show

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Conegliano ha conquistato la Coppa Italia 2020 di volley femminile, le Pantere hanno sconfitto Busto Arsizio con un netto 3-0 (25-20; 25-18; 25-16) nella finale andata in scena al PalaYamamay di Busto Arsizio e hanno così alzato al cielo il trofeo per la seconda volta nella storia dopo l’apoteosi del 2017. Le Campionesse d’Italia riscattano la sconfitta subita dodici mesi fa nell’atto conclusivo contro Novara e aprono la bacheca per la seconda volta in stagione dopo che a dicembre avevano conquistato il Mondiale per Club. La corazzata di coach Daniele Santarelli ha confermato il pronostico della vigilia ed è arrivata al titolo senza perdere nemmeno un set nelle tre partite giocate, semplicemente non c’è storia: al momento la compagine veneta è letteralmente imbattibile, in questa stagione ha perso soltanto un incontro e semplicemente perché era reduce dalle fatiche della rassegna iridata.

La capolista della Serie A1 ha ribaltato la seconda in classifica a cui non è bastato il sostegno del proprio pubblico, le ragazze in giallo hanno avuto qualche piccola difficoltà soltanto nel primo set dove in due occasioni hanno dovuto recuperare tre punti ma per il resto non c’è stata davvero storia. A risultare determinante è stata naturalmente la solita Paola Egonu, opposto capace di mettere a segno 18 punti. La regista Joanna Wolosz ha sfruttato al meglio anche le altre schiacciatrici Miriam Sylla (9 punti, 5 muri) e Kimberly Hill (9), insistendo anche sulle centrali Robin De Kruijf (10) e Raphaela Folie (13, 3 muri). Tra le fila delle Farfalle di Busto Arsizio si sono distinte Britt Herbots (8) e Karsta Lowe (8), ha esordito anche l’infinita Francesca Piccinini nel finale di secondo set (2 punti) ma non è bastato ad Alessia Orro e compagne per ribaltare la situazione.

LA CRONACA DELLA PARTITA:

Avvio equilibrato di primo set, poi Busto Arsizio trova un break con il muro di Orro su Hill, la fast di Washington e l’ace di Lowe (8-5). Egonu e Hill salgono in cattedra per agguantare il pareggio a quota 8, ma le padrone di casa hanno ancora una volta la forza per allungare sfruttando un errore di Egonu e un’invasione a rete di Wolosz (12-9). L’opposto delle Campionesse d’Italia fa il bello e il cattivo tempo, si fa sentire da ogni zona del campo e si arriva in parità sul 17-17. Le ragazze di Daniele Santarelli mostrano i muscoli nel momento più importante con un muro di Sylla su Washington, un errore di Villani e un vincente di De Kruijf (21-17). Nel finale sono poi Sylla e Folie a fare la differenza e a chiudere i conti.

Una parallela di Hill, un pallonetto e un muro di Sylla, una pipe di Egonu lanciano Conegliano sul 7-4 in avvio del secondo parziale. Un’altra stampatona di Sylla su Herbots, una parallela di Hill e un diagonale straripante di Egonu valgono il 12-8 per le Pantere che poi prendono il largo: vincente di Egonu, fallo di Orro, sigillo di De Kruijf e pipe di Hill per il 17-9. Le venete a quel punto devonno soltanto controllare la situazione, anche se con una pimpante Herbots e qualche errore di troppo delle ospiti si arriva sul 22-17. La subentrata Piccinini commette un errore, Egonu timbra una pipe super e poi sulla pestata di Herbots cala il sipario.

Un muro di Wolosz su Piccinini e un primo tempo di Folie permettono a Conegliano di firmare il break nel terzo set (7-5), una stampatona di Folie su Herbots e una parallela di Sylla valgono il 10-7. le venete sono padrone del campo, Hill vince un contrasto a rete e Wolosz trova il pallonetto del 14-10 prima di muro e ace di De Kruijf per il 16-11. Egonu passa in mezzo al muro, successivamente Folie è chirurgica con due magie di rarissima bellezza: 20-13, scorrono i titoli di coda. Finale di semplice amministrazione, le Campionesse d’Italia controllano e volano verso la conquista della Coppa Italia.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto LPS/Salvo Barbagallo

3 Commenti

1 Commento

  1. Nany74

    2 Febbraio 2020 at 21:06

    Sarebbe biguardo da parte mia non dire che sto godendo come un riccio per la “mia” Conegliano, però una cosa non mi è piaciuta delle interviste Rai: la Mangifesta che un po’ si rammaricava di questa situazione del volley italiano quasi “accusando” Conegliano di essere un’ammazza competizioni. Pur concordando sul fatto che le finali 3-2 sono più avvincenti di un 3-0 dove c’è stata vera battaglia per solo un set, mi viene da riflettere sull’affermazione di Consuelo. Il fatto che Conegliano sia una squadra amalgamata e che funziona quasi a memoria è frutto di PROGETTAZIONE e non solo di budget, sponsor o altro. Il roster di questo campionato è praticamente lo stesso dello scorso, con qualche innesto per cui la chimica di squadra c’era già e quindi la fluidità di gioco voluta dall’allenatore (sempre lo stesso, guarda caso….). Per quanto riguarda il budget, Scandicci, a mio parere, ha speso molto di più rispetto a Conegliano, ma i risultati non arrivano, forse perchè ha sbagliato allenatore? Questo non può essere imputato agli avversari, ma ai propri DS che hanno preso una decisione errata rispetto alle giocatrici acquistate…parere mio ovviamente. Vorrei ricordare a Consuelo e a tutti quelli che hanno memoria corta, che il PRIMO anno in cui Conegliano è tornata in A1 aveva il PENULTIMO budget di tutta la serie A1 ed è arrivata in finale scudetto!! Se non si rompe il dito Nikolova costringendo a giocare con Calloni opposta, forse forse potevano dire la loro anche sulla vittoria finale! C’era un certo Gaspari in panchina, nome sconosciuto a tutti prima di quell’esperienza. La stessa Piacenza “vinci tutto” di quegli anni aveva Turlea e Ferretti come diagonale, che non mi sembravano il meglio del meglio che il mercato ed i budget elevati potessero offrire. Quello che voglio dire è che molto dipende anche dall’aria che si respire in società: la voglia di fare, il sentirsi comunque sempre apprezzati, la tifoseria vicina in ogni momento, tutto questo concorre a creare quello spirito di squadra che ha spinto Conegliano a rischiare lo scudetto al primo tentativo e con 9 giocatrici a roster (se non ricordo male…)!! Invece di stupirsi di Conegliano, probabilmente bisognerebbe domandarsi come mai certe squadre che hanno investito, a dir loro, budget più alti rispetto agli anni passati, non sono nemmeno arrivati alla final four…queste sono le domande da farsi!!
    In ogni caso ora pensiamo agli altri obiettivi dove, permettetemi, la Champions va sopra a tutto anche se la vedo dura contro le turche di Guidetti….quelli si che hanno budget illimitati….eppure l’anno scorso l’hanno presa a bottega….qualcosa vorrà anche dire no? Coraggio dunque, pochi rimpianti per Busto e per le altre squadre ed invece stimoli a cercare di costruire quelle chimiche di squadra che sono fondamentali per vincere ad alto livello. Una tiratina di orecchie anche alle dirigenze delle società che, invece di fare il toto allenatore a metà campionato, decidano un VERO progetto in 2 o 3 anni e non in 15 giorni, così da tentare di costruire qualcosa per cui valga la pena andare in palazzetto!!!

    • Fabio90

      2 Febbraio 2020 at 23:45

      Con qualche innesto? Avete preso la giocatrice più forte al mondo dalla vostra prima pretendente? Io invece ragionerei come in Italia si tenda ad avere sempre una squadra sopra le altre economicamente, la pallavolo sfuggiva da questo concetto, da quest’anno no…detto che tu sei molto più appassionata di me..perché seguo molto meno i club..ma tantissimo la nazionale…e il mio sogno é che arrivi questo maledetto oro olimpico…e chi meglio di paola e questa Italia? Quindi basta che me la preparate a puntino per luglio? (miglioratemi anche la sylla,se possibile)

      • Nany74

        3 Febbraio 2020 at 08:05

        L’acquisto di Egonu, per quanto mi riguarda, non l’ho vissuto bene nel senso che a me Fabris piaceva e piace molto di più come giocatrice. Poi, Paola è fortissima per cui se si vince, hanno ragione quelli che l’hanno comprata ovviamente…
        E’ vero che è stata acquistata Egonu da Novara, ma è anche vera un’altra cosa: se analizziamo gli score di Novara l’anno scorso si notava che Egonu faceva 40 punti a partita e le altre meno di 10. A Conegliano non va così, anzi, quasi quasi Folie fa più punti di Paola, segno che esiste anche un gioco che prescinde da lei. L’anno scorso, in finale scudetto, Novara, con Egonu, ha perso in 3 partite…come mai? Perchè Paola non era in forma…….è stata recuperata per la Champions ed è andata diversamente. A mio parere questo significa avere un gioco dipendente da un’attaccante e non è proprio il massimo. Il fatto poi che adesso ci sia un budget che permette di avere Paola a Conegliano, è vero, ma mi pare che anche senza la squadra non fosse poi così malaccio no? 🙂 In ogni caso, per quanto riguarda la Nazionale, direi che sia Paola che Sylla vanno bene, soprattutto Miriam che è migliorata tantissimo in ricezione e a muro…proviamoci per questo stramaledetto oro olimpico!!!!!

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