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Rugby, Sei Nazioni 2020: Francia-Italia, derby latino che gli azzurri non possono fallire

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L’Italia del rugby torna in campo domenica, con fischio d’inizio alle 16 e diretta su Dmax, a Parigi contro la Francia per il secondo turno del Guinness Sei Nazioni 2020. Il derby latino del torneo vede di fronte due squadre fino a poco tempo fa “malate”, ma oggi i Bleus sembrano aver trovato la medicina per guarire, mentre gli azzurri sono ancora in sofferenza dopo il ko per 42-0 subito in Galles.

Un anno fa a Roma la sfida finì 14-25, con gli azzurri rimasti in partita fino al 78’, quando la meta di Pinaud lanciò la Francia alla vittoria. Una sfida equilibrata, nonostante le tre mete a una per i Bleus, con Marco Zanon che si fece strappare la palla mentre stava schiacciando l’ovale del sorpasso a sei minuti dalla fine, proprio dallo stesso Pinaud. Un anno dopo, però, come detto Francia e Italia arrivano all’appuntamento con un morale diverso e pronostici che sembrano scritti a favore dei padroni di casa.

La Francia arriva dai quarti di finale raggiunti ai Mondiali di Giappone, dove sono stati sconfitti di strettissima misura dal Galles, ma soprattutto l’era di Fabien Galthié sulla panchina è iniziata con la bella e convincente vittoria sull’Inghilterra all’esordio. L’Italia, invece, a Cardiff ha raccolto la ventitreesima sconfitta consecutiva nel Sei Nazioni, con un 42-0 che ha evidenziato tutti i limiti degli azzurri e il gap tra la squadra di Franco Smith e l’élite mondiale del rugby.

Smith annuncerà oggi la formazione per Parigi, ma è difficile immaginare grandi rivoluzioni rispetto all’esordio. Quello che servirà agli azzurri sarà cambiare l’approccio al match, con gli errori individuali e l’indisciplina che sono costate carissimo nella prima parte della sfida di Cardiff e che dovranno venir evitati contro la Francia. Altro cambio di passo è fondamentale nei punti d’incontro, come ha sottolineato anche Franco Smith dopo l’esordio, con gli azzurri che non hanno saputo contrastare i gallesi nei breakdown, mentre la Francia proprio qui ha fatto la differenza con l’Inghilterra.

Le statistiche individuali della prima giornata hanno mostrato gli azzurri tra le prime posizioni in molte categorie. Matteo Minozzi e Mattia Bellini hanno corso come pochi, Jake Polledri è stato il migliore palla in mano tra gli avanti e guida anche la classifica dei turnover effettuati, con l’estremo anche primo come offload, mentre Callum Braley è stato il mediano che ha passato più palloni, mentre Steyn e Cannone sono stati tra i migliori in rimessa laterale. Eppure l’Italia ha perso nettamente a Cardiff. Tradotto, l’Italia produce tanto, ma non concretizza e, soprattutto, produce tanto, ma è inefficace. Questo dovrà cambiare domenica per provare a restare in partita contro la Francia.

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duccio.fumero@oasport.it

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Foto: Massimiliano Carnabuci – LPS

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