Seguici su

Senza categoria

Tennis, Lorenzo Sonego: “Punto a rimanere fra i Top-50 e fare bene a Wimbledon. La Davis è importante e sogno le ATP Finals a Torino”

Pubblicato

il

Lorenzo Sonego è numero tre d’Italia ed uno dei giovani tennisti azzurri che ha vissuto una grande crescita nel 2019, arrivando anche nella Top-50. Il piemontese si è raccontato al Corriere dello Sport, parlando anche del rapporto con il suo grande amico Matteo Berrettini: “Lui l’anno scorso è partito proprio qui da Doha con una classifica che è più o meno la mia attuale, spero di ripetere una stagione come la sua. L’appuntamento è per le ATP Finals a Torino nel 2021”.

Una Torino che secondo Sonego è già prontissima: “Saranno un successo, come le Olimpiadi del 2006”. 

Il suo 2019: “Ogni partita mi è servita per fare esperienza, e capire dove migliorare. Nel rovescio, ad esempio: ci ho lavorato tanto nella preparazione; e alla risposta, perché sto troppo indietro. Con il mio videoanalist Danilo Pizzorno poi ho curato la precisione al servizio, e devo anche irrobustirmi. Ma la cosa principale è l’atteggiamento mentale: a questo livello nessuno ti regala niente”. 

Il match con Federer al Roland Garros: “Mi sono sforzato di trattarlo come un avversario qualsiasi. Però poi entri in campo, vedi che il pubblico è tutto per lui e la sua presenza la senti, eccome. Devi essere bravo a dimenticartene in fretta e pensare solo a quello che devi fare tu. Negli ultimi due set, anche se ho perso, ci sono riuscito e Federer mi ha fatto i complimenti”.

Il 2020 sarà l’anno dei giovani? “Molti stanno facendo risultati importanti. Medvedev, Tsitsipas, Zverev. Però per me i tre grandi terranno ancora. Bisognerà aspettare il 2021. Personalmente non mi dispiace averli ancora come avversari, è uno stimolo in più”.

Obiettivi per il 2020: “Rimanere fra i top-50, fare esperienza. Rispetto agli altri mi mancano tante partite. Vorrei giocare bene a Wimbledon, è il torneo che ho sognato fin da bambino”.

Capitolo Coppa Davis: “Giocare per l’Italia è fantastico, a me poi piacciono gli sport di squadra, quindi la sento anche più di un torneo singolo. A Madrid l’ambiente era ottimo, la nuova formula invece non mi ha fatto impazzire, specie per gli orari. Però è positivo avere tutte le squadre insieme”.

Sonego non ha giocato l’ATP Cup: “Ero iscritto, ma mi sono tolto (prima del ritiro di Berrettini, ndr). Sarei stato il numero 3 e non avrei avuto spazio, preferivo venire a Doha e giocare. Come gara non mi dispiace, ma c’è tanto squilibrio fra squadre che hanno solo un tennista di qualità e altre che ne hanno tre o quattro”.

Ancora su Berrettini e la sua forza: “A inizio anno ci ho giocato a Phoenix, l’ho visto molto centrato mentalmente. Da lì a entrare nei primi 10 la strada era lunga, Matteo però ha mostrato una continuità incredibile, ed è quella che conta”.

Su Sinner, anche se ha perso la prima partita nel 2020: “Non vuole dire niente, era la prima partita, arrivava dalla preparazione Per me è destinato ai primi 10″.

 

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DEL TENNIS

andrea.ziglio@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Alessio Tarpini/LPS

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *