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Sci Alpino

Sci alpino, la Coppa del Mondo riparte da Wengen con Kristoffersen e Aamodt Kilde all’attacco di Pinturault

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Prosegue la corsa verso la tanto agognata Sfera di Cristallo. Dopo otto anni di dominio incontrastato di “Sua Maestà” Marcel Hirscher, stiamo assistendo a una Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020 quanto mai vibrante e indecifrabile. I primi della classe si stanno abituando a lottare senza un favorito certo e, chi più, chi meno, tutti stanno soffrendo questa situazione. Iniziamo con i “freddi” numeri. Al comando della graduatoria generale troviamo ancora il francese Alexis Pinturault con 613 punti, davanti ai norvegesi Henrik Kristoffersen con 611 e Aleksander Aamodt Kilde con 591, quindi al quarto posto, leggermente più staccato, il nostro Dominik Paris con 556.

Mancano esattamente 23 gare alla conclusione della stagione, mentre 21 sono già state messe in cascina. Siamo, sostanzialmente, a metà annata. Si possono iniziare, quindi, a fare bilanci, calcoli e previsioni. In vetta, come detto, troviamo Alexis Pinturault reduce da un fine settimana di Wengen tutt’altro che indimenticabile. Ok, il secondo posto nella combinata di venerdì ha assicurato 80 punti pesanti, ma l’inforcata di ieri nello slalom è stata decisamente pesante. Uno “zero” che potrebbe avere ripercussioni pesanti. In questo inizio di 2020 nel quale le prove tecniche l’hanno fatta da padrone, il ventottenne nativo di Moûtiers contava di avere scavato un solco maggiore sui rivali.

Invece, suo malgrado, i punti di margine su Henrik Kristoffersen sono appena 2. In sostanza i due avversari sono alla pari. Si partirà da zero a zero, e vincerà chi sbaglierà di meno. Anche il norvegese classe 1994, tuttavia, ha qualcosa da recriminare. Con l’addio di Marcel Hirscher, con il quale battagliava e, talvolta, vinceva, confidava di inanellare strisce di successi importanti. Invece, al momento, la sua annata parla di due soli successi. La continuità lo sta aiutando, ma a sua volta qualche trionfo in più lo avrebbe già avvicinato alla Sfera di Cristallo.

Chi, invece, sta osservando la situazione con particolare interesse è Aleksander Aamodt Kilde. Il velocista nato a Bærum nel 1992 si trova a sole 22 lunghezze dalla vetta e dopo un filotto di gare che, almeno sulla carta, dovevano favorire nettamente chi lo precedeva. Lo scandinavo, invece, si presenta alla fase clou della stagione nella condizione ideale. Non ha nulla da perdere, potrà correre con la mente libera e, quindi, mettere in difficoltà ulteriore i rivali. Dopo i weekend di Kitzbuhel e Garmisch-Partenkirchen capiremo in maniera migliore la sua situazione.

Nelle prossime 23 gare vedremo  6 slalom, 5 supergiganti, 5 giganti, 5 discese, una combinata e un parallelo. Il palcoscenico è ben distribuito per cui tutto potrà ancora accadere. Vincerà chi sbaglierà di meno, mai come in questa stagione ma, di una cosa siamo sicuri, il successore di Marcel Hirscher, lo scopriremo solamente in fondo al calendario, alle finali di Cortina d’Ampezzo.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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