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Biathlon, Martin Fourcade si prende il successo nella sprint di Oberhof. Male al poligono Hofer e Windisch

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Venti giorni dopo le fatiche di Le Grand Bornand la stagione 2019/2020 del biathlon riparte dalla Germania. Ci si sposta in Turingia verso una delle classiche del calendario, Oberhof, che ha esordito nel 1991 ed è diventata da vent’anni a questa parte un appuntamento fisso delle prime settimane di gennaio. Un mese ricco di azione, il primo di questo 2020, che si sposterà poi in Baviera a Ruhpolding e infine in Slovenia a Pokljuka per chiudere il trittico di preparazione agli ormai imminenti Mondiali di Anterselva.

Per il settore maschile queste tre tappe saranno davvero fondamentali sotto tutti i punti di vista. Il leader della classifica generale e assoluto dominatore dell’ultima stagione e mezza, il norvegese Johannes Bø, è stato costretto ad una sosta forzata per l’attesa della nascita del figlio e potrebbe restare fermo per tutte e tre le settimane. Inutile dire che questo rappresenta dunque un terreno di caccia molto succoso e favorevole per tutti i suoi avversari, che proveranno a racimolare più punti possibili per sopravanzarlo e distanziarlo in maniera sufficiente per provare a conquistare la Sfera di cristallo a marzo.

A causa delle forti piogge notturne, al fine di mantenere lo standard più elevato possibile, è stato preparato solo il circuito da 2,5 km nella sprint maschile odierna. Si è gareggiato secondo il seguente schema: 2,5 km – Tiro a terra – 2,5 km – 2,5 km – Tiro in piedi – 2,5 km. Ebbene, la attese sono state confermate e il francese Martin Fourcade, porta a sette le vittorie in carriera in questo appuntamento. Era atteso a una reazione d’orgoglio l’asso transalpino ed è arrivata (è arrivato lo zero nei due poligoni) imponendosi davanti al connazionale Emilien Jaquelin, grande rilevazione di questa stagione, gravato da un errore al poligono (+25″5), e al sempre imprevedibile tedesco Johannes Kühn (+33″0 e un errore).

A seguire, nella top-10, troviamo la coppia russa formata da Matvey Eliseev e da Alexander Loginov, rispettivamente a 41″1 (serie di tiro perfette) ed a 47″8 (1 errore), mentre un altro degli atleti da osservare con attenzione, il transalpino Simon Desthieux, si è dovuto accontentare del sesto posto, con un bersaglio mancato al poligono e 49″8 di ritardo. La sequenza è completata dall’altro teutonico Arnd Peiffer, con un successo e tre secondi posti in questo round, distanziato di 1’00″1 (1 errore) e un tris di norvegesi, ovvero Bjoentegaard (+1’06″5 con due errori), Dale (1’18″2 con tre errori) e Christiansen (1’24″8 con tre errori). 24° Tarjei Bø (+1’54″8 con 1 errore), gravato di una penalità. Indietro gli azzurri che hanno sofferto tanto nelle serie di tiro: il migliore è stato Thomas Bormolini 63° a 3’14″0 (3 errori), mentre più arretrati Dominik Windisch (+3’18″3, con 5 errori) e Lukas Hofer (+3’20″0, con 5 errori), ben oltre la top-60. Scorrendo la classifica poi, vi sono Saverio Zini a 3’49″0 (2 errori) e Thierry Chenal a 4’19″2 (3 errori).

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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