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ATP Cup 2020: Nadal e Djokovic alla guida di Spagna e Serbia nei quarti contro Belgio e Canada

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Secondo giorno di quarti di finale a Sydney per l’edizione inaugurale dell’ATP Cup. Questa notte saranno Serbia e Canada a scendere in campo nell’ex impianto olimpico che sta ospitando le fasi finali della manifestazione, mentre Spagna e Belgio saranno di scena nella mattina italiana. Non ci sarà però lo scontro incrociato tra le vincitrici in semifinale: la vincente del quarto che apre il programma, infatti, affronterà la Russia (ipoteticamente, dunque, ci sarebbe un match tra Novak Djokovic e Daniil Medvedev), mentre, nell’altro caso, è l’Australia ad aspettare (anche qui il pubblico di casa non aspetta altro che un Rafael Nadal-Nick Kyrgios).

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SERBIA-CANADA
Il quarto della mezzanotte italiana è aperto a molte, interessanti soluzioni, perché non è scontato. Se Novak Djokovic, nel secondo match in programma, parte favorito contro Denis Shapovalov (4-0 nei precedenti, tra cui la finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy), non si può certo dire lo stesso di Dusan Lajovic contro Felix Auger-Aliassime (nessun confronto fino a oggi tra i due). Il match d’apertura, però, ha una variabile al suo interno da non sottovalutare: Auger-Aliassime ha perso gli ultimi due incontri giocati, contro l’australiano John Millman e contro il tedesco Jan-Lennard Struff, mentre Lajovic si è dimostrato in buono stato di forma, con due vittorie convincenti e la sola sconfitta contro il francese Benoit Paire in tre set. Se si dovesse andare al doppio, non è difficile immaginare che rivedremmo Djokovic in compagnia di Viktor Troicki, mentre dall’altra parte ritornerebbero in campo Shapovalov e Auger-Aliassime.

SPAGNA-BELGIO
La sessione serale offre uno scontro dai contorni più definiti: la Spagna è nettamente favorita contro il Belgio. Il paradosso è che non è il match centrale del programma, quello tra Rafael Nadal e David Goffin (4-1 per il maiorchino nei precedenti, con la sola vittoria del belga arrivata alle ATP Finals 2017), a renderlo tale, ma quello che lo fa partire, con Roberto Bautista Agut opposto a Steve Darcis (due i confronti tra di loro, anche se l’ATP ne conteggia uno solo poiché l’altro è delle qualificazioni dell’allora ATP 500 di Valencia 2009, con altrettanti successi dell’iberico). In questo caso, infatti, ci sono ben 190 posizioni di differenza tra i due, oltre a una parabola agonistica nettamente differente. Non ci dovrebbe dunque essere bisogno del doppio per definire il risultato, e sarà anche interessante capire chi lo giocherà se il problema del risultato non dovesse più sussistere.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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