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Rugby, Sergio Parisse: “Punto al prossimo Sei Nazioni. Vorrei battere l’Inghilterra all’Olimpico prima di ritirarmi”

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Sergio Parisse e la Nazionale italiana di rugby: una storia che continua. Il capitano degli azzurri non ha ancora smaltito la delusione dei Mondiali 2019 in Giappone, con la chiosa inattesa dell’annullamento del match contro la Nuova Zelanda per via del tifone Hagibis che di fatto ha escluso i nostri portacolori dalla competizione. Una grande amarezza per Parisse che avrebbe voluto giocarsi al 100% le proprie possibilità nel match contro gli All Blacks. L’intenzione, dunque, è di aggiornare la statistica relativa alle presenze in azzurro (142), proseguendo il cammino con la rappresentativa tricolore nel prossimo Sei Nazioni.

Il tifone Hagibis ha rovinato i nostri Mondiali ma punto al prossimo Sei Nazioni, ma prima devo parlare con Franco Smith“, le parole del giocatore italiano, intervistato da La Stampa. A questo punto, resta da capire quali saranno le intenzioni del nuovo CT a interim Smith. Tuttavia, Parisse traccia un bilancio del ciclo con O’Shea in panchina e da dove si deve partire:Rispetto a 4-5 anni fa l’Italia ha molta più profondità in tutti i ruoli. Io gioco in Nazionale da 15 anni e i progressi li ho visti. Dobbiamo pensare a dare il meglio nei prossimi 8-12 anni: bisogna allargare il bacino, dando a tutte le società campi e infrastrutture, lavorando su formatori e tecnici. Si potrebbero fare anche scelte diverse ma ci sono in ballo interessi economici: il Sei Nazioni è un torneo ricco, e l’Italia ne fa parte non perché ha vinto al Lotto ma perché se l’è conquistato“.

E poi il sogno finale prima del ritiro: “Vorrei vincere qualcosa con il Tolone e poi battere l’Inghilterra all’Olimpico il prossimo marzo: sarebbe un finale da favola“.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Griffoni 

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