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Nuoto, Benedetta Pilato rimandata all’esame dei 100 rana. Il sogno olimpico resta arduo

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Una premessa è d’obbligo: non si è cambiata idea su Benedetta Pilato, nel breve volgere di un 50 rana. Sì perché la 14enne, oro continentale a Glasgow (Gran Bretagna) in vasca corta, non ha superato la prova della distanza doppia dei 100 rana (olimpica) nella piscina del Tollcross Swimming Center, rimanendo esclusa dalle semifinali odierne, perché terza nella selezione interna del Bel Paese, premiante Martina Carraro ed Arianna Castiglioni.

E’ chiaro che questo riscontro non è positivo ed il passaggio dai 50 ai 100 metri è ancora complicato per la ragazzina. Del resto, ci vuole tempo e trasformare una velocista pura in una di resistenza non è semplice. Nelle acque scozzesi ciò è stato evidente e probabilmente ha inciso anche un effetto di “scarico” di tensione dopo il successo citato.

A Riccione, sede degli Assoluti invernali qualificanti per le Olimpiadi (12-14 dicembre), ne sapremo sicuramente di più. Si gareggerà in vasca lunga, che è ben altro che nuotare in corta. Trovare una relazione rispetto a quanto fatto oggi è ardito. Discorso diverso sulle oggettive criticità dettate dalla ricerca del tempo limite (1’06″4) e la presenza di due avversarie (Carraro e Castiglioni) davanti a lei, che potrebbero precluderle la strada verso Tokyo.

Non resta che attendere gli eventi, sottolineando che, parlando di una 14enne, serve un po’ di pazienza, evitando facili etichette per la smania di trovare una nuotatrice su cui puntare per i Giochi 2020.

 



Foto: LaPresse

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