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Ciclismo, Fabio Aru definisce il programma gare 2020: prima volta alla Liegi, poi Romandia, Delfinato e Tour de France

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2020 di novità, quello che attende Fabio Aru. Il corridore sardo della UAE-Emirates è nel pieno della propria preparazione verso una stagione il cui punto focale è legato al Tour de France. Ne ha parlato dalle pagine della Gazzetta dello Sport, confessandosi davanti alla penna di Ciro Scognamiglio.

Sull’allenamento e sul programma agonistico della primavera: “Andrò in altura in Colombia, per la prima volta. Una quindicina di giorni prima della corsa locale (11-16 febbraio, N.d.R.) che sarà pure il mio debutto stagionale […] Tornerò alla Tirreno-Adriatico, di cui ho visto il percorso nel dettaglio. Ci tengo a correre in Italia, nel 2019 l’ho fatto solo al Tricolore“.

E poi: “Il debutto alla Liegi-Bastogne-Liegi, il Romandia, uno “stacco”, allenamenti in altura, Delfinato e Tricolore prima del Tour de France“.

Sul perché del Tour al posto del Giro: “Devo fare le cose giuste nei tempi giusti, senza strafare. La squadra ha fatto le sue valutazioni e hanno studiato un programma calibrato bene“. E a proposito di Tour e Olimpiadi, che sarebbero un obiettivo nemmeno troppo nascosto considerato il desiderio d’azzurro del sardo mai sopito: “Per Tokyo ci potevano essere percorsi di avvicinamento un po’ più calibrati, magari con il Giro. Però conta soprattutto andare forte. E se vai bene al Tour… Il c.t. Cassani lo sa: nel 2018, fui il primo a chiamarmi fuori dal Mondiale perché non andavo. Ma, se sono il miglior Aru, pub contare su di me“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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