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Ciclismo

VIDEO Alessandro Ballan: “All’età di Nibali, vedo meglio lo Squalo nelle corse di un giorno. Aru non ha vinto per caso, i giovani stanno arrivando”

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Alessandro Ballan, campione del mondo di ciclismo nel 2008, parla della stagione 2020 di Vincenzo Nibali e Fabio Aru.

Lei è ancora l’ultimo campione del mondo italiano, quanto brucia ancora la mancata occasione di Matteo Trentin?
Sicuramente a me fa comodo essere l’ultimo perché sono sempre ben voluto in Italia, però da italiano devo dire che sarebbe ora dopo 11 anni di poterlo rivincere, quest’anno ci siamo andati davvero vicini, io stesso i telecronaca ero sicuro di esserci riusciti, invece negli ultimi metri a Matteo sono mancate le gambe, tra virgolette, perché penso che Pedersen sia un grande corridore, quindi non ha perso da uno qualsiasi“.

Nel 2020 la Nazionale affronterà due eventi, Mondiali ed Olimpiadi, con percorsi adatti ai nostri corridori, in particolare al veterano Vincenzo Nibali. Cosa dobbiamo aspettarci dallo Squalo  a 35 e anni, sarà ancora competitivo per vincere?
Credo che Vincenzo Nibali abbia un’età matura e sia un po’ difficile per lui, ma glielo auguro, di poter vincere degli altri Grandi Giri, però è sempre più difficile, perché gli anni stano andando avanti, quindi potrebbe essere per lui l’occasione per concentrarsi sulle gare di un giorno, in particolare Olimpiadi e Mondiali, perché sono percorsi molto duri adatti a lui“.

Cosa aspettarsi invece da un grande talento come Fabio Aru, che negli ultimi anni ne ha passate un po’ di tutti i colori, ma ha recentemente dichiarato di essere ancora in grado di lottare con i migliori?
Io credo che un ragazzo come Aru non possa vincere la Vuelta a caso, non possa andare forte ed aver fatto dei risultati come quelli ottenuti negli anni scorsi, purtroppo ha avuto due anni così, un problema alla gamba, che adesso sembra risolto, sarà olto importante questa stagione che arriva, il 2020, per lui perché dovrà essere l’anno della conferma“.

Nella passata stagione abbiamo visto un gran fermento a livello giovanile da parte del nostro ciclismo, con Battistella campione del mondo, poi grandi talenti anche a livello juniores, come Piccolo e Tiberi, senza dimenticare Bagioli, che passerà alla Quick Step. Si può dire che stia arrivando un periodo positivo, forse di rinascita per il ciclismo italiano con questi giovani?
“Io credo proprio di sì, abbiamo degli ottimi nomi da Ciccone a tutti gli altri che hai nominato, che veramente possono far bene in futuro. Sono cresciuti bene, devono maturare qualcosina, però penso che tra questi troveremo i nuovi Ballan ed i nuovi Vincenzo Nibali, quei corridori che alla Nazionale italiana ed all’Italia hanno dato sempre grandi soddisfazioni“.

Come inquadrare infine un fenomeno come Filippo Ganna? C’è chi vocifera che sia un corridore da Parigi-Roubaix, Giro delle Fiandre, addirittura qualcuno sostiene che possa ripercorrere le orme di Wiggins e lottare per un Giro o per un Tour. Per te è fantaciclismo o non è impossibile?
Nel ciclismo attuale nulla è scontato, quindi non va sottovalutato nulla, è logico che Filippo Ganna è molto alto, più di un metro e novanta, e quindi ha molto peso da portare in salita. E’ logico che possa guadagnare molto a cronometro, però su giri a tappe duri come possono essere il Tour, la Vuelta, o magari anche il Giro d’Italia stesso, potrebbe pagare molto in salita. Può vincere delle gare di una settimana“.

 

LA VIDEO INTERVISTA AD ALESSANDRO BALLAN

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: pawlonka / Shutterstock.com

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