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Tennis, WTA Finals 2019: Barty vuole il titolo all’esordio nel torneo, Svitolina la conferma del trionfo del 2018

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Si gioca oggi a Shenzhen tra l’australiana numero uno del mondo Ashleigh Barty e l’ucraina campionessa uscente Elina Svitolina l’atto decisivo delle WTA Finals 2019, il torneo conclusivo del’anno per il circuito femminile riservato alle attuali otto migliori tenniste del pianeta.

Sarà la sesta sfida tra le due protagoniste e le cinque precedenti se le è aggiudicate tutte Svitolina, che ha anche vinto l’unico incontro di qust’anno contro Barty, in tre set negli ottavi di finale del WTA Premier Mandatory di Indian Wells. Inoltre la 25enne tennista nativa di Odessa ha perso in totale solo due set contro la 23enne aussie di Ipswich, che è saldamente in cima alla classifiche WTA ma è esordiente in questo torneo, mentre la fidanzata di Gael Monfils è in serie positiva da dieci partite nella competizione in quanto vinse l’ultima partita del round robin di Singapore del 2017, nel quale venne eliminata alla sua prima partecipazione, poi ha messo in fila cinque successi sempre a Singapore nell’edizione trionfale dell’anno scorso e quattro per arrivare alla finale di quest’anno.

Ma il 2019 per le due protagoniste è stato completamente diverso rispetto a queste premesse: Barty ha vinto tre tornei, il suo primo Slam sulla terra battuta del Roland Garros, il suo primo Premier Mandatory sul cemento di Miami e il Premier sull’erba di Birmingham e se dovesse vincere anche indoor a Shenzhen terminerebbe un’annata già straordinaria e forse irripetibile all’insegna della più elevata completezza e continuità di rendimento su tutte le superfici, ha inoltre raggiunto le finali sul cemento di Sydney e di Pechino perdendole rispettivamente dalla ceca Petra Kvitova e dalla giapponese Naomi Osaka, proprio colei che ha spodestato in vetta al ranking WTA. Svitolina invece nel 2019 non solo non ha mai vinto un torneo ma non aveva mai raggiunto una finale prima di quella di oggi, accontentandosi di cinque semifinali, delle quali due negli Slam, a Wimbledon e agli US Open.

Per concludere, l’australiana ha un record stagionale prima delle Finals di 52 partite vinte e 11 perse contro le 35 vinte e 21 perse dell’ucraina. Se fosse Ash a vincere raggiungerebbe quasi 2000 punti di vantaggio nella classifica mondiale sulla seconda, la ceca Karolina Pliskova, che ha battuto ieri in tre set in semifinale, mentre se ci riuscisse Elina, che due settimane fa è scesa dal numero 4 al numero 8 del mondo, recupererebbe le quattro posizioni perse portandosi a un solo punto da Osaka e già ora è sicura di essere numero 6 domani nel nuovo ranking. Decisiva sarà per Barty la varietà di gioco in suo possesso, in particolare dovrà funzionare alla perfezione il suo slice di rovescio, mentre per Svitolina sarà il giusto mix di attacco e di gioco di contenimento, ma soprattutto per l’ucraina dovrà essere decisiva la sua tenuta mentale, che troppe volte è mancata nella sua carriera.

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: LaPresse

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