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Tennis: Jannik Sinner e la nascita di una stella? Un giocatore unico nel suo genere

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Jannik Sinner il predestinato, Jannik Sinner devastante: sono grossomodo queste le considerazioni dopo il successo del 18enne altoatesino nelle Next Gen ATP Finals, torneo riservato ai migliori giocatori nati a partire dal 1998. Il tennis scintillante messo in evidenza contro l’australiano Alex de Minaur (n.18 del mondo) ha suscitato un’emozione notevole in tutti i tifosi presenti all’Allianz Cloud di Milano, oppure davanti alla tv. Si conoscevano le sue qualità, ma nessuno aveva messo in preventivo un’esplosione di energia di questo genere, sublimata dal successo della competizione.

Certo, le quasi 500 posizioni guadagnate in un anno e la top-100 erano stati due indizi, ma al PalaLido vi è stata la prova. Dritto e rovescio impressionanti, personalità da vendere nei punti importanti e una gestione degli errori non forzati notevole, nonostante un gioco sempre molto rischioso. I paragoni si sprecano e nomi importanti sono stati scomodati. L’impressione però è che ci si trovi a parlare di un tennista unico nel suo genere e che ha le qualità per far saltare il banco.

E’ nata una stella? Forse sì perché sbilanciarsi in questo caso non è peccato. Lo si capisce dal modo di colpire la palla con una violenza inaudita, da ogni zona, trovando con buona regolarità il campo. Ieri, il povero de Minaur è stato messo più volte all’angolo, da un lavoro ai fianchi degno di un peso massimo e, sulla carta, si sarebbe dovuto assistere ad un andamento opposto per la differente classifica dei giocatori. Del resto, è giusto ritenerlo un “falso” n.95 del ranking Jannik e in questa settimana meneghina lo ha dimostrato non a chiacchiere ma con i fatti.

Un tennista speciale perché il suo gioco di grande aggressività e solidità, sempre sul filo del rasoio, è una primizia. Il bello è che i margini sono ancora ampi: in primis il gioco a rete, senza dimenticare una maggior attenzione alle variazioni di ritmo. C’è ancora tanto da fare, ma il suo essere coraggioso ha colpito perché lo ha fatto e lo farà senza teatrini in campo, ma con la forza dei suoi vincenti, lasciando decisamente poco all’avversario. Il segreto risiede nella continuità e lui avrà questo obiettivo da perseguire, visto che le prossime partite saranno sempre più complicate.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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