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MotoGP, GP Malesia 2019: analisi delle prove libere. Marc Marquez braccato da 4 Yamaha, ma occhio a Dovizioso…

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Cosa ci ha lasciato in eredità il venerdì dedicato alle prove libere del Gran Premio di Malesia 2019 della MotoGP? Gli spunti di interesse non sono affatto mancati, anzi, e lasciano aperti numerosi scenari sia in ottica qualifiche di domani, sia in ottica gara, ma andiamo con ordine. Se qualcuno temeva che Fabio Quartararo potesse essere ancora alle prese con gli acciacchi dopo le due rovinose cadute di Phillip Island, bene, ha avuto la sua risposta sin dalle prime fasi del venerdì di Sepang. Dopo una FP1 chiusa con il miglior tempo (1:59.027) il giovane talento transalpino ha demolito gli avversari nel pomeriggio con un clamoroso 1:58.576.

Sono 534, quindi, i millesimi di distacco rifilati al suo più immediato inseguitore, il suo vicino di box, Franco Morbidelli. Il pilota romano conferma come la M1 sia a proprio agio anche sul circuito malese, in un finale di stagione che propone davvero sugli scudi la moto di Iwata. Il tutto viene confermato ed esaltato dalla quarta posizione di Maverick Vinales (1:59.218 a 642 millesimi) e la quinta di Valentino Rossi (1:59.284 a 708) nella classifica combinata del venerdì. Un vero e proprio dominio yamahista con quattro piloti nei primi cinque, corroborato anche dai passi gara messi in mostra. Vinales e Rossi hanno girato nella FP2 sul piede del 2:00 basso, con Quartararo che ha dato l’impressione di poter fare anche qualcosa di meglio, mentre Morbidelli è vicino al ritmo delle due Yamaha del team ufficiale.

La striscia di 5 successi di Marc Marquez, quindi, è in pericolo? Mai scommettere contro il campione del mondo ma, mai come in questo weekend, la Yamaha potrebbe fare lo sgambetto allo spagnolo. Già, il portacolori della Honda. Sesto tempo complessivo di giornata, con una seconda sessione nella quale ha pensato solamente alla gara. 1:59.517 il suo crono del mattino a 941 millesimi da Quartararo, ma un passo che è pronto, ancora una volta, a lasciare tutti a bocca aperta. La sua moto è perfetta su questo circuito ed è quindi prontissimo a fare il bis della vittoria di un anno fa, che andò a spezzare il filotto Ducati con Andrea Dovizioso.

Il pilota romagnolo a Sepang non va mai sottovalutato e lo ha confermato con il terzo tempo assoluto: 1:59.206 a 630 millesimi dalla vetta. La GP19 è pronta a puntare verso i piani alti, ma il margine di vantaggio in fatto di velocità pura rispetto alla Honda non c’è più, per cui il forlivese dovrà esaltarsi nei curvoni malesi, laddove la Yamaha risponde presente. Per il team di Borgo Panigale buone conferme per Jack Miller (ottavo a 1.017) e Francesco “Pecco” Bagnaia (11esimo a 1.198), mentre Danilo Petrucci (13esimo a 1.481) continua a faticare.

Si annuncia un triello Yamaha-Marquez-Dovizioso a Sepang, con l’incognita meteo che si manifesterà già da domani. La pioggia potrebbe rimescolare la carte in tavola, con gli yamahisti che, invece, confidano nell’asciutto. Ognuno dei primi della classe ha chance di vittoria concrete. Chi la spunterà?

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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