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Formula 1

F1, GP Abu Dhabi 2019: Ferrari, uno tra Leclerc e Vettel è di troppo? Convivenza forzata nel 2020, ma dal 2021…

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Tempo d’ultimo giorno di scuola, tempo di suono della campanella per il Mondiale 2019 di F1. I quadri già sono stati pubblicati e Lewis Hamilton e Mercedes spiccano per la loro media. Valutazioni che coincidono con il sesto titolo iridato per il campione nativo di Stevenage e per la scuderia di Brackley. Il round ad Abu Dhabi, programmato nel prossimo weekend, ha quindi già il sapore di quel che verrà, perché gran parte dei team testeranno componenti utili ai progetti dell’anno venturo.

Già, 2020, la stagione della rivincita per la Ferrari? Questa domanda è diventata quasi ridondante e indubbiamente la situazione complicata, interna al team, non aiuta. Il crash tra il tedesco Sebastian Vettel e il monegasco Charles Leclerc è stato da “titolo mondiale” per l’attenzione sui social. Utenti “assatanati”, in difesa dell’uno o dell’altro: “No, Charles dove restare al suo posto“; “Seb ne ha combinata un’altra“. Questi i commenti in estrema sintesi.

La condotta dei piloti è piaciuta poco al Team Principal Mattia Binotto e ancor meno al n.1 del Cavallino Rampante John Elkann. Tuttavia, l’impressione è che la problematica sia alla base: la Ferrari non può permettersi due galli nello stesso pollaio. E’evidente, nel confronto rusticano per un quarto posto in Brasile, che nessuno dei due è disposto a cedere, mettendo da parte il proprio ego in funzione della squadra. In questo senso, appare debole la gestione di Binotto, mai troppo chiara sul da farsi. Quest’anno, riavvolgendo il nastro, le abbiamo viste un po’ tutte: dalle strategie da Risiko di Sochi (Russia) al “liberi tutti” di Interlagos. Risultato? Un disastro.

Per questo, il 2020 potrebbe riservare ancora problemi proprio per questa gestione e l’unica soluzione, nell’immediato, potrebbe essere quella più ovvia: progettare una macchina talmente forte, in grado di assorbire i disagi interni e far sì che i due alfieri di Maranello possano lottare tra loro. Per intenderci, una situazione che si è vissuta in Mercedes tra Hamilton e Nico Rosberg nel 2016 oppure, andando indietro nel tempo, tra Ayrton Senna ed Alain Prost in McLaren sul finire degli anni ’80. Vero è che pensare ad una Ferrari nettamente superiore è abbastanza complicato e il contesto “rosso” potrebbe essere affine al dualismo Alonso-Hamilton del 2007 (McLaren).

Pertanto, è probabile che nel 2021 questa accoppiata “esplosiva” non vi sarà e si farà un scelta, viste le scadenze contrattuali. Tutti gli indizi portano a Leclerc, per la sua indubbia velocità, ben visto dall’ambiente e supportato da gran parte della stampa italiana. Vettel sembra essere già in una posizione subalterna e quindi è probabile che le strade tra il quattro volte iridato e il Cavallino si separino.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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