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Coppa Davis 2019: si chiudono i quarti di finale. La Spagna di Nadal affronta l’Argentina, ostacolo russo per Djokovic e la Serbia

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Continuano i quarti di finale del nuovo format della Coppa Davis alla Caja Magica di Madrid. Quest’oggi, in particolare, vedremo al mattino (con inizio anticipato alle 10:30, dopo le numerosissime lamentele per gli orari irreali visti nelle prime giornate) la sfida tra Serbia e Russia, mentre al pomeriggio si incontreranno contemporaneamente Spagna e Argentina sul campo centrale e Gran Bretagna e Germania sul secondo.

In Serbia-Russia, saranno tutte da verificare le intenzioni del capitano non giocatore Nenad Zimonjic, che nelle prime due sfide ha sempre affiancato, nei singolari, Filip Krajinovic a Novak Djokovic, avendo peraltro sempre ragione, visto il doppio successo di entrambi. La Russia, invece, è rimasta con tre soli giocatori, e soltanto due danno reali garanzie: Karen Khachanov e Andrey Rublev. La situazione appare piuttosto incerta, perché Djokovic è favorito con entrambi i russi, Krajinovic no, ma potrebbe anche entrare in scena Dusan Lajovic, che è più vicino al loro livello. Si arrivasse al doppio quale fattore decisivo, non sembra esserci un chiaro favorito tra le coppie Tipsarevic/Troicki e Khachanov/Rublev.

La Spagna è ancora scossa dall’abbandono di Roberto Bautista Agut, richiamato alla vita privata da un terribile lutto, la morte di suo padre. In questa situazione, stante il ruolo di primo singolarista di Rafael Nadal, il secondo diventa Pablo Carreno Busta, unico a non esser sceso in campo finora. L’Argentina è finora andata a corrente alternata: battuto senza grandi patemi il Cile, ha perso con la Germania. La missione appare però complicata, per due motivi: Diego Schwartzman può giocare solo contro Nadal, mentre a dover dare tutto nell’altro incontro è Guido Pella, chiamato a mettere subito alle strette gli iberici (ma che, con Carreno Busta, è sotto 0-2 nei precedenti). Se si dovesse arrivare al doppio, sarebbe interessante scoprire se il numero 1 del mondo di singolare lo giocherebbe di nuovo, dopo averlo già fatto contro la Croazia.

Gran Bretagna-Germania, invece, vive su un certo grado di incertezza, derivante anche dall’insolito status di numero 2 in singolare di Andy Murray, che potrebbe dar vita a un match piuttosto fascinoso con Philipp Kohlschreiber. Non è difficile immaginare che il secondo singolare sia appannaggio di Daniel Evans e Jan-Lennard Struff, e qui, sebbene il tedesco sia favorito, non va dimenticato che il britannico su questi campi sa giocare eccome, e ha dato fastidio a Robin Haase e Alexander Bublik nei match con Olanda e Kazakistan. Il doppio è difficilmente pronosticabile, data la caratura degli specialisti che appaiono destinati a condividere il campo: da una parte Jamie Murray e Neal Skupski, dall’altra Andreas Mies e Kevin Krawietz. In breve, la quattordicesima miglior coppia del ranking ATP di specialità contro la terza, ma anche quattro Slam vinti in campo, sommando il Roland Garros 2019 dei tedeschi e i successi (con il brasiliano Bruno Soares) dell’altro Murray nel 2016.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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