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Volley, Coppa del Mondo 2019. Italia-Tunisia, gli azzurri non si vogliono fermare

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Ci voleva una scintilla che accendesse il fuoco che la squadra azzurra possiede. E’ arrivata oggi contro l’Argentina, dopo due set mediocri, costellati di errori e senza apparenti miglioramenti rispetto alle prime due uscite, la squadra di Blengini ha cambiato passo mettendo alle corde i sudamericani e ora la prospettiva è completamente diversa rispetto anche solo a ieri.

Gli azzurri hanno bisogno di dare continuità al loro cammino e la sfida con la Tunisia arriva al momento giusto: potrebbe essere il trampolino di lancio per il decollo verso una seconda parte di Coppa del Mondo di buone soddisfazioni per la formazione italiana. Guai però a sottovalutare gli africani con l’Egitto che ha saputo battere l’Australia nella giornata di esordio e proprio i tunisini che mercoledì hanno strappato un set alla lanciatissima Argentina che arrivava dalla esaltante vittoria contro gli Usa.

E’ la partita giusta, in casa azzurra, per rischiare qualcosa in più al servizio e provare ad alzare il livello di una battuta che finora ha funzionato a corrente alternata e non a sufficienza per quella che deve essere l’efficienza di nquesto fondamentale in un top team. L’altro tallone d’Achille dell’Italia in queste prime side, la ricezione, saerà messa sicuramente a dura prova dai tunisini che hanno un solo modo per provare a sovvertire il pronostico, tirare a tutto braccio dai nove metri e vedere cosa succede. Di solito arriva un momento del match in cui gli avversari degli azzurri si tranquillizano ma sarebbe utile evitare, come è capitato con Giappone e Usa per lunghi tratti e con l’Argentina nella prima parte di gara, di andare in fibrillazione in ricezione.

La Tunisia appoggia gran parte del suo gioco offensivo sull’opposto Hamza Nagga, capace di mettere a segno ben 22 punti nella sfida contro gli argentini. Un giocatore interessante che milita nella squadra del Sahel e che potrebbe anche fare capolino in Europa viste le sue capacità in attacco. Qualità che ha anche il palleggiatore Ben Slimene che si era messo in luce per qualche bella giocata anche al Mondiale di Polonia del 2014. Quello degli schiacciatori ricevitori non è certo il reparto più forte della squadra tunisina che si affida a Mbareki e ad Ayech ma fa affidamento spesso anche sull’apporto di Mohamed Miladi che è il più forte dei tre in attacco ma paga dazio in seconda linea. Al centro giocano Othmen e Moalla, onesti lavoratori sia a muro che in attacco,. Il libero è Hmissi. Si gioca domani alle 8 a Fukuoka.

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Foto Fivb

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