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Ciclismo

Vincenzo Nibali: “Il Giro d’Italia 2020 è disegnato meglio di quello 2019. È equilibrato, mi piace l’Etna nella prima settimana”

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Non c’è ancora la certezza che Vincenzo Nibali prenderà parte al Giro d’Italia 2020, ma per come lo Squalo dello Stretto lo analizza nel corso di una intervista alla Gazzetta dello Sport, sembra proprio che stia studiando ogni dettaglio della corsa rosa, che affronterà con la casacca della Trek-Segafredo.

Il giudizio del vincitore di tutte e tre le grandi corse a tappe sembra positivo. “Rispetto all’ultima edizione mi sembra disegnato meglio ed è più equilibrato. Mi piace il fatto che nella prima parte ci sarà un arrivo in salita, cosa che nel 2019 mancava. Sto parlando dell’Etna, Il versante che sarà affrontato nel 2020 l’ho provato in allenamento anche se non sono sicuro, dato che ne ha davvero tanti. Sulla carta comunque sembra una tappa interessante”.

Una cosa che cambierebbe, invece, riguarda il gran finale di Milano. “Non mi piace che l’ultima tappa sia a cronometro. Certo, se ci fossero i primi racchiusi in pochi secondi potrebbe risultare decisiva, ma dopo tutte le montagne e gli sforzi non so se sia giusto”.

Le cronometro sono sempre memo importanti nelle corse a tappe. Anche nel 2019 erano tre. Quella iniziale di Budapest va bene, così come quella del Prosecco, molto interessante”.

Come sempre il Giro d’Italia propone anche numerose trappole. “Non mancheranno insidie, come il finale di Camigliatello Stilano, dove vedo che si scollina a pochi chilometri dal traguardo. Oppure la tappa dei 9 Colli che non è per niente semplice. Impegnativa anche quella di Piancavallo”.

Le grandi salite, non mancheranno come tradizione della corsa rosa. “Oltre i 2000 metri avremo a disposizione Stelvio, Colle dell’Agnello, Izoard. Vedremo anche come sarà il meteo, se si riuscirà a salire o ci saranno problemi con la neve come successo di recente”. 

Il mirino del siciliano è puntato su uno stage che potrebbe fare la storia. “Penso che sarà decisiva la tappa con Colle dell’Agnello, Izoard e Monginevro. Sulla carta c’è il terreno per una azione in stile Froome-2018″. 

Sarà quindi il Giro di Vincenzo Nibali? “Questo non lo so”. Chiude con un sorriso il ciclista classe 1984.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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