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MotoGP, Pagelle GP Thailandia 2019: Marquez entra nella leggenda, anonimo Rossi. Lorenzo: perché?

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Tanto tuonò che piovve! Marc Marquez, come ampiamente previsto, si aggiudica il suo ottavo titolo iridato, il sesto in MotoGP, e lo fa vincendo di forza il Gran Premio di Thailandia 2019 (clicca qui per la cronaca) della classe regina. Lo spagnolo piega all’ultimo respiro un Fabio Quartararo sensazionale, mentre per tutti gli altri non rimangono che le briciole. Maverick Vinales e Andrea Dovizioso con le unghie e con i denti fanno il loro massimo, Valentino Rossi sparisce in fretta, mentre Jorge Lorenzo ormai sembra un turista sul tracciato. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara di Buriram.

LE PAGELLE DEL GP DI THAILANDIA 2019 – MOTOGP

Marc Marquez (Honda) 10 e lode: non ci sono ormai aggettivi. 8 volte campione del mondo, 6 in MotoGP, 9 vittorie in questa stagione e successo anche a Buriram, il secondo nelle 2 edizioni disputate, con una gara splendida. Rincorre Quartararo sin dal primo metro, risponde centesimo su centesimo nonostante il forcing continuo del francese. Poteva accontentarsi del secondo posto? Allora non conoscete lo spagnolo… passa “El Diablo” proprio all’ultimo giro e risponde al suo disperato tentativo di sopravanzarlo alla curva conclusiva, per poi tagliare il traguardo per l’ennesimo successo.

Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) 9.5: ancora una volta viene beffato all’ultimo giro da Marc Marquez. Sfiora il primo successo in carriera per l’ennesima volta e, anche in questa occasione, non ha nulla da recriminare. Ha spinto al massimo dal primo all’ultimo metro, senza mai un calo della sua moto. Ci prova anche nell’ultima curva ma non ce la fa. Il francese è un talento cristallino e lo ha dimostrato anche oggi. Immenso quanto sfortunato.

Maverick Vinales (Yamaha) 7: il primo dei “terrestri”. Prova a tenere il ritmo dei primi due ma dopo pochi giri deve mollare la presa. Non si scompone e prosegue del suo passo, crescendo nel finale. Non è in grado di riportarsi sui primi e si accontenta di un podio. Mai in lizza per la vittoria, e visto il passo della settimana è una sorpresa.

Andrea Dovizioso (Ducati) 5,5: chiude al quarto posto con la sensazione che a livello di risultato non potesse fare di più. Confidava nella gara disponendo di un buon passo, ma si ferma a 11 secondi da Marquez con una prova tutto sommato poco brillante.

Alex Rins (Suzuki) 6.5: risale con il passare dei giri, chiudendo a due soli decimi da Dovizioso. Ennesimo weekend nel quale manca un pezzo allo spagnolo.

Franco Morbidelli (Yamaha Petronas) 6.5: ok il quinto posto, ma becca 14 secondi dal suo compagno di squadra e non può essere dimenticato. Nelle prime fasi di gara è brillante poi, mano a mano, la sua Yamaha lo abbandona.

Valentino Rossi (Yamaha) 5: ancora una prova opaca, per essere benevoli, per il “Dottore” che chiude ottavo a 19 secondi dalla vetta. Dopo un inizio vivace con diversi sorpassi, la gomma posteriore lo saluta dopo pochi chilometri e la sua gara si trasforma nel consueto calvario. Tiene duro nei giri conclusivi per non perdere troppo e limita i danni, ma per un campione come lui gare simili sono sale sulla ferita.

Danilo Petrucci (Ducati) 5: un filino meglio delle ultime uscite, ma è comunque nono a 23.4 dalla vetta ed a 12.2 da Dovizioso. Il pilota umbro proprio non riesce a svoltare in questo 2019 e continua a inanellare domeniche anonime.

Francesco Bagnaia  (Ducati Pramac) 5.5: chiude 11esimo a pochi decimi dalla top10. Il torinese soffre, e non poco, ma non molla mai e prova sempre a estrarre il massimo dalla sua GP18.

Andrea Iannone (Aprilia) 5: 15esimo per un punticino. Davvero troppo poco per lui.

Jorge Lorenzo (Honda) 3: altro giro, altra figuraccia. Il maiorchino chiude 18esimo e terzultimo a 54.7 secondi dal suo compagno di team e si conferma ormai un semplice turista in pista. Che senso ha proseguire in questo modo?

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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