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MotoGP, GP Giappone 2019: Marc Marquez a caccia di nuovi record, Yamaha e Ducati inseguono in ottica 2020

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Il Mondiale MotoGP sbarca a Motegi in questo fine settimana per il Gran Premio del Giappone 2019, quartultimo appuntamento della stagione e primo capitolo del tradizionale trittico asiatico in 15 giorni. Con il titolo iridato già assegnato aritmeticamente a Marc Marquez in quel di Buriram, adesso si corre solo per un migliore piazzamento in classifica generale e per lavorare soprattutto in vista della prossima stagione. Lo spagnolo della Honda sta disputando un campionato da sogno ed ora ha la possibilità negli ultimi quattro round di eguagliare e superare alcuni record del passato più o meno recente.

L’otto volte campione del mondo può infatti ancora pareggiare le 13 vittorie e le 13 pole position stagionali ottenute nel 2014 (record assoluto per la top class), inoltre sembra avere le carte in regola per rendere questa annata davvero unica nel caso in cui riuscisse ad abbattere il primato per il maggior numero di podi (16, al momento è a quota 14), giri veloci (12, ne ha già stampati 10) e punti complessivi (383, con quattro secondi posti Marquez supererebbe quota 400). Il fuoriclasse di Cervera, dopo essersi garantito la vittoria nel Mondiale, potrà gareggiare senza fare calcoli e dunque rischierà al massimo sia in qualifica che in gara per non lasciare neanche le briciole agli avversari.

Il resto della concorrenza però non starà a guardare, a partire da Andrea Dovizioso, a caccia di riscatto dopo il deludente quarto posto della Thailandia a 10″ dal podio. Il forlivese della Ducati ha come obiettivo quello di conservare la seconda piazza in classifica fino alla fine in modo da confermarsi vicecampione iridato per il terzo anno di fila, cercando però nel frattempo di riavvicinare la Honda di Marquez dal punto di vista delle performance in pista in ottica 2020. Nuovo test per verificare i progressi della Yamaha anche su un tracciato da stop and go, con il francese Fabio Quartararo e lo spagnolo Maverick Viñales sicuramente in lotta per la pole e per il podio mentre gli italiani Valentino Rossi e Franco Morbidelli devono risolvere il prima possibile il problema dell’eccessivo decadimento della gomma posteriore in gara per poter competere con i primissimi della classe.

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Foto: Valerio Origo

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