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Atletica, Alex Schwazer: “Dimostrare la mia innocenza non è un capriccio. Tornare a gareggiare? Impossibile!”

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Alex Schwazer e una possibile rivincita? Chissà…vedremo. Di fatto, il gip di Bolzano ha ordinato un supplemento di perizie per cercare di trovare finalmente una via d’uscita al tunnel rappresentato dal caso dell’ex marciatore italiano. La possibile manipolazione delle provette, analizzata nei minimi dettagli, potrebbe cambiare la storia degli eventi. Sì perché i comportamenti anomali della Iaaf e dell’indagine che ha portato alla frode sportiva di Schwarzer sono stati evidenziati. A questo punto, non resta che attendere quale sarà la fine della vicenda, ricordando gli otto anni di squalifica comminati all’azzurro nell’anno delle Olimpiadi di Rio 2016.

Quando ho sbagliato ci ho messo la faccia, ma nel 2016 ero pulito: dimostrare la mia innocenza non è un capriccio. Lo devo alla mia famiglia e lo devo a tutti quelli che hanno avuto fiducia in me“, ha dichiarato l’ex atleta, intervistato da La Gazzetta dello Sport. La preparazione con Sandro Donati, in qualità di allenatore, ha aperto un mondo ad Alex ma di sicuro la sua storia agonistica, anche in caso di riabilitazione piena, è finita e non vi sarà un seguito: “Impossibile tornare. Come potrei prepararmi con il tarlo che possono fregarmi di nuovo? Servirebbe più tutela: tipo una terza provetta consegnata a un notaio e una catena di custodia diversa tra campione A e B“. Un capitolo chiuso per Schwazer, desideroso di uscire di scena pulito, senza più accuse infamanti, e di guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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