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Ciclismo

Vuelta a España 2019: i possibili scenari tattici della tappa di oggi (6 settembre). Sette GPM da affrontare, sarà battaglia tra i big

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Oggi (venerdì 6 settembre) i corridori dovranno affrontare una delle tappe più dure della Vuelta a España 2019. La tredicesima frazione, 166,4 km da Bilbao a Los Machucos. Monumento Vaca Pasiega, presenta infatti un percorso con ben sette GPM, tra cui la durissima salita finale, per un totale di oltre 3.700 metri di dislivello da superare. Vivremo quindi una grande battaglia tra i big e la classifica generale dopo l’arrivo potrebbe essere stravolta.

I primi 17 km del tracciato saranno pianeggianti, poi si affronteranno due brevi strappi e a seguire due GPM di terza categoria: Alto de la Escrita (5,9 km al 4%) e Alto de Ubal (7,9 km al 6%). In questa prima fase ci potrebbero essere una serie di scatti e controscatti per far partire la fuga, che spesso è andata in porto in questa edizione. Dopo 73 km si affronterà il GPM di seconda categoria di Collado de Asón (13 km al 3,9%) e subito dopo quello di Puerto de Alisas (8,5 km al 6%). Qui potrebbero iniziare a muoversi le squadre dei big, con l’obiettivo di fare selezione. Nei due successivi GPM di terza categoria: Puerto de Fuente la Varas (6,3 km al 4,5%) e Puerto de la Cruz Usaño (4,2 km al 4,7%), se la velocità sarà elevata il gruppo si assottiglierà ulteriormente e rimarranno pochi gregari a disposizione dei leader.

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La resa dei conti tra i favoriti avverrà sulla durissima salita finale dell’Alto de los Machucos. Un’ascesa davvero tremenda, che misura 6,8 km e presenta una pendenza media del 9,2%, ma alcuni tratti che raggiungono addirittura il 25%. Su queste pendenze non ci si potrà nascondere e chi avrà le gambe potrà fare la differenza. Sulla carta la Jumbo-Visma cercherà di mantenere un ritmo regolare per proteggere Primoz Roglic, che dovrà difendere la maglia rossa dall’attacco della Movistar, che potrebbe fare scatti a ripetizione con Alejandro Valverde e Nairo Quintana. Non andranno sottovalutati però anche Miguel Angel Lopez (Astana) e Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates), che possiedono le qualità per far saltare il banco.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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