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Ciclismo

Vuelta a España 2019: corsa decisa dopo la cronometro. Roglic ha fatto il vuoto, in salita corre da padrone

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La Vuelta di Spagna si è decisa a cronometro, la prova contro il tempo ha ancora fatto una differenza abissale in una grande corsa a tappe. Tutto per merito di un grande specialista come Primoz Roglic che è letteralmente volato lungo i 36,2 km tra Jurançon e Pau, la frazione dello scorso 3 settembre è stata un vero e proprie spartiacque che ha dato un scossone decisivo alla classifica generale: il fuoriclasse sloveno si era presentato con 6 secondi di ritardo da Nairo Quintana e appena 11 di margine su Miguel Angel Lopez, si è ritrovato in maglia rossa con 1’52” su Alejandro Valverde, addirittura 2’11 su Lopez e 3’00” su Quintana. Game-over perché il margine era davvero esorbitante nei confronti di tutti i concorrenti.

L’ex saltatore con gli sci è un corridore moderno, capace di difendersi egregiamente in montagna dove tiene un rapporto agile e soprattutto indemoniato a cronometro dove riesce a scavare solchi importantissimi. Lo si era visto già al Giro d’Italia dello scorso maggio quando però Richard Carapaz e Vincenzo Nibali riuscirono a contenerlo costringendolo al terzo posto sul podio, lo si era intuito al Tour de France della passata stagione: il 29enne, argento iridato nella specialità ai Mondiali 2017, ha letteralmente messo in ginocchio tutti gli scalatori puri grazie alla sua classe innata nelle prove contro il tempo e alla capacità di leggere benissimo i tapponi proposti fino a questo momento in un percorso altamente esigente.

Primoz Roglic non è mai andato in difficoltà quando la strada è incominciata a salire, ha sempre risposto egregiamente a Miguel Angel Lopez e Alejandro Valverde. Anzi nelle ultime tappe è riuscito pure a guadagnare: il vantaggio nei confronti del Campione del Mondo è salito a 2’48”, il giovane connazionale Tadej Pogacar si trova a 3’42”, Miguel Angel Lopez è sprofondato a 3’59”. Si tratta di distacchi colossali, il capitano della Jumbo-Visma ha fatto il vuoto sfruttando al meglio anche il supporto di una buona squadra e ormai si è involato verso la conquista del suo primo Grande Giro: soltanto una crisi potrebbe privarlo del trionfo e della passarella a Madrid. Indubbiamente il parterre non è dei migliori visto che sono assenti tantissimi big ma Roglic si sta comportando da autentico padrone ed è ormai un protagonista indiscusso del ciclismo internazionale.

 

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Foto: Pier Colombo

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