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Volley femminile, Europei 2019: l’Italia conquista il bronzo ma sogna il bottino pieno. Gioco altalenante, ora testa alle Olimpiadi

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L’Italia è tornata sul podio agli Europei di volley femminile a distanza di dieci anni dall’ultima volta, la nostra Nazionale ha conquistato la medaglia di bronzo nell’edizione 2019 della rassegna continentale a dieci anni dal trionfo di Lodz. Le ragazze del CT Davide Mazzanti hanno raggiunto l’obiettivo minimo che si erano poste alla vigilia, la stagione era stata tutta incentrata sulla qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (ottenuta a inizio agosto col 3-0 rifilato all’Olanda in quel di Catania) e il risultato raccolto ad Ankara può considerarsi positivo anche se rimane un po’ di amaro in bocca a questo gruppo per l’esito della semifinale contro la Serbia.

La rivincita dell’atto conclusivo dei Mondiali dello scorso anno è stata persa a causa di una sfilza di errori (ben 35 di squadra, 21 di Paola Egonu), la corazzata slava (poi capace di confermarsi sul trono grazie al rocambolesco 3-2 inflitto alla Turchia) non ha fatto nulla di trascendentale e la sensazione è che che l’Italia avrebbe anche potuto vincere se avesse giocato la sua onesta partita. C’è ancora del gap tra la nostra Nazionale e le Campionesse del Mondo ma più per demerito delle azzurre che in questi Europei non sono riuscite a esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, palesando delle criticità tecniche che hanno comportato un passo indietro rispetto alle prestazioni offerte in occasione dell’ultima rassegna iridata.

L’Italia ha sofferto in ricezione anche a causa dei problemi fisici di Lucia Bosetti che praticamente non ha mai calcato il campo, è risultata poco incisiva a muro e il servizio è stato troppo altalenante, il gioco al centro è stato opaco e gli errori sono stati decisamente troppi. Le ragazze di Mazzanti hanno perso con la Polonia nella fase a gironi, non hanno incantato con la Slovacchia agli ottavi ma poi sono riuscite a sbarazzarsi della Russia ai quarti offrendo la prestazione più bella dell’intero torneo ritornando così in semifinale dopo otto anni di assenza. Questo sestetto può e deve puntare più in alto ma ha bisogno di giocare la sua miglior pallavolo per fare la differenza contro le altre grandi potenze del circuito.

Paola Egonu è stata la miglior marcatrice del torneo, l’opposto è straripante e ha una potenza inaudita: se riuscisse a trovare la giusta continuità e a commettere meno errori sarebbe davvero la miglior giocatrice del Pianeta (perso nettamente il duello con Boskovic in semifinale, la serba è MVP del torneo). Indre Sorokaite è stata bravissima a sostituire Bosetti e ha dato tante garanzie in attacco anche se la ricezione di squadra ne ha risentito, Miriam Sylla è migliorata molto nel fondamentale ma non può inventarsi i miracoli e Monica De Gennaro ha dovuto davvero superarsi in diversi frangenti. La regia di Ofelia Malinov è risultata a tratti troppo prevedibile e soprattutto ha sempre tagliato fuori le centrali, Cristina Chirichella e Raphaela Folie non hanno incantato (Anna Danesi ha giocato solo una partita). Bisogna recuperare assolutamente Elena Pietrini (assente per scelta personale) e Lucia Bosetti (infortunata alla spalla), ora il mirino è puntato sulle Olimpiadi di Tokyo 2020 dove l’Italia si presenterà per andare a caccia dell’oro sfidando Serbia, USA, Cina, Brasile.

 

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Foto: CEV

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