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Volley, Europei 2019: miracolo Slovenia, Russia a casa. La Polonia passeggia con la Germania

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Spettacolo e colpi di scena nei quarti di finale degli Europei 2019 di volley. La Slovenia elimina la favoritissima Russia staccando il pass per la semifinale. I padroni di casa mettono in campo probabilmente la gara migliore della manifestazione continentale, vincendo con un netto 3-1 (25-23, 25-22, 21-25, 25-21).

Il Dvorana Center Stozice è una vera e propria bolgia, i ragazzi di Alberto Giuliani sono sospinti con grande passione dal pubblico. Mitja Gasparini (12 punti con il 44% in attacco) e Tine Urnaut (13 punti con il 60%) sono i migliori tra gli sloveni. Il 48% di ricezioni positive probabilmente è la chiave di volta per la clamorosa vittoria della Slovenia. In casa Russia non bastano i 20 punti di Victor Poletaev (55% in attacco) e i 19 di Egor Kliuka (con un ottimo 68%).

La Polonia liquida in tre set la Germania. La prima gara del giorno fila via liscia, con i ragazzi di Heynen che superano con un netto 3-0 (25-19, 25-21, 25-18) la squadra di Andrea Giani.

Leon Venero Wilfredo con una super prestazione conduce i suoi in semifinale. Lo schiacciatore di Perugia chiude con 18 punti e con un fantasmagorico 81% in attacco. I polacchi sono superiori in tutti i fondamentali, con un ottimo 64% in ricezione, mentre a muro Fabian Drzyzga (4) e Mateusz Beniek (2) si fanno rispettare. In casa tedesca l’unico grande pericolo è Grozer che chiude con 18 punti e un buon 62% in attacco.

CRONACA POLONIA-GERMANIA

Ad aprire le danze nel primo parziale ci ha pensato Kubiak (9) con un paio di attacchi che hanno consegnato il primo break ai suoi. La reazione della Germania è stata affidata ovviamente alle mani di Grozer che ha riportato in equilibrio la contesa fino al 7-7. Ancora gli stessi protagonisti ad infiammare la parte centrale del primo parziale, con lo schiacciatore della Polonia molto bravo al servizio e l’opposto tedesco che si è fatto carico dell’attacco della squadra di Giani.

Il primo set è rimasto in equilibrio fino al 13-13, a questo punto è salito in cattedra Muzaj (7), che ha messo giù un paio di attacchi fotonici, che hanno consentito un nuovo allungo (17-14). Grozer ha provato ancora una volta a tenere in vita i suoi, ma il muro della squadra di Heynen è diventato sempre più alto e difficilmente valicabile. Sul 22-18 la Germania ha provato a riportarsi sotto con una spettacolare pipe di Schoot, a questo punto, però, i polacchi sono stati bravi a chiudere il set prima che le cose potessero complicarsi, con una parallela in extra-rotazione di rara bellezza per Kubiak e un diagonale vincente di Muzaj.

Il secondo set è iniziato come si era concluso il primo, con la Polonia straripante in tutte le fasi di gioco. Pronti via ed è stato subito 3-0 per la squadra di Heynen grazie anche ad un monster block di Bieniek (4). Tanto per cambiare è stato Grozer, questa volta con l’aiuto di Moritz Reichert (8) a riportare in equilibrio il parziale (4-4).

Equilibrio rotto da un fantastico ace di Kubiak. La Germiania ha reagito ed ha ribaltato la situazione grazie alla presenza a muro di Krick che ha stampato un paio di monster block che hanno fatto molto male agli avversari, fissando il punteggio sul 9-7. A questo punto ennesimo black out della squadra di Andrea Giani, Bieniek ha messo giù un diagonale fotonico e subito dopo ha rispedito al mittente la schiacciata di Grozer (16-12).

Il CT italiano si è affidato a Karlitzek, che ha ricambiato con un ottimo ace, peccato che poi sia sparito letteralmente dai radar. Nowakoski (3) ha fatto la voce grossa a muro, e Muzaj a segno da seconda linea ha indirizzato il parziale (21-17). I tedeschi si sono affidati ancora una volta al servizio per cercare di non soccombere definitivamente. Kampa ha messo a segno un grande ace ma la reazione dei ragazzi di Giani è terminata praticamente qui. Kubiak ha fatto valere tutta la sua esperienza ed ha consegnato anche il secondo set alla Polonia.

Brehme (1) ha illuso i suoi ad inizio terzo parziale. La Polonia con gli attacchi di Muzaj e Wilfredo Leon si è riportata avanti fino al 4-1, mentre la Germania monotematica di questa sera ha avuto una sola soluzione, ovvero affidarsi a Grozer, ma Bieniek a muro ha bloccato la rimonta tedesca. Schott (6) non si è arreso ed ha messo a segno un precisissimo ace (10-8). Ancora punti direttamente dal servizio di Drzyzga e Grozer, a dimostrazione dell’altissimo livello della partita.

Brehme ha alzato un muro complicato da superare per i polacchi ed riportato i compagni sul 16-15. A questo punto la squadra di Andrea Giani ha cominciato a credere nella possibilità di portare a casa il set, ma è venuto fuori Leon che, insieme ai muri di Kubiak, ha consegnato un parziale di 4-0 ed ha chiuso il terzo set sul 25-18.

CRONACA RUSSIA-SLOVENIA

In un ambiente caldissimo inizia il match, con Kliuka che porta la Russia avanti. I ragazzi di Giuliani, però, mettono in campo sin da subito la loro determinazione e la partita prosegue su un perfetto equilibrio. Il granitico muro di Musersky (5) consegna ai ragazzi di Sammelvuo il primo break (7-5). Gasparini, in grande forma, con un bellissimo ace riporta ancora una volta in parità il parziale (9-9).

Nella fase centrale del set i protagonisti sono sempre gli stessi: Kliuka mette giù un diagonale dai due metri e Gasparini tira una parallela precisissima. Musersky (5) manda fuori il primo tempo ben costruito che, con l’ace di Gasparini, fissa il punteggio sul 20-18. I ragazzi di Summelvuo non mollano e, sfruttando un errore al servizio di Cebulj (12), passano in vantaggio (21-20).  Qualsiasi altra squadra, dopo aver subito un parziale di 3-0 in una fase cruciale del set avrebbe avuto un crollo psicologico, ma non la Slovenia di questa sera. Urnaut mette giù un paio di attacchi vincenti e consegna la prima frazione ai suoi (25-23).

Gli sloveni mettono subito pressione agli avversari con gli attacchi di Gasparini ed i muri di Muserky, portandosi rapidamente fino al 6-1. Sommelvuo chiama un time-out che consente ai suoi di ritrovare l’equilibrio, che sembrava ormai smarrito. Dopo essere risalita fino al -2, però, la Russia comincia a sbagliare nuovamente. Volkov sbaglia clamorosamente un pallonetto e Kliuka non trova le mani del muro (8-5).

Sale in cattedra Kozamernik (8), che esplode un diagonale che manda in estasi il pubblico di casa e consegna il +5 alla Slovenia. Volkov prova a caricarsi i suoi sulle spalle con un fantastico ace che da il via al tentativo di rimonta. Cebulj risponde da par suo con una pipe stratosferica, il match ha grandissimi contenuti tecnici ed è molto spettacolare. Kliuka passa tra le braccia del muro e riporta sotto la Russia (19-18). E’ ancora una volta Cebulj a creare il vuoto, con un ace miracoloso ed un attacco potentissimo che consegnano tre set point ai padroni di casa. L’errore in attacco di Volkov fa il resto e la Slovenia vola sul 2-0.

A questo punto sembra tratteggiarsi nell’aria quello che sembra essere un vero e proprio miracolo sportivo, ma i ragazzi di Sommelvuo iniziano il terzo set con una grinta travolgente e cercano di riprendere in mano le redini del match. Volvic (3) e Volkov portano la Russia fino al 6-1. Con il primo tempo di Kozamernik la Slovenia prova a riaccendere la miccia, ma l’errore su un pallonetto di Urnaut spinge i campioni d’Europa in carica sul 10-4.

A questo punto Alberto GIuliani chiama un time-out e riorganizza i suoi in fase offensiva. In particolare il solito Urnaut mette a referto due punti consecutivi (10-6). A questo punto i russi sollevano un muro invalicabile contro il quale sbattono Cebulj e Stern (15-9). Nell’ultima parte del terzo parziale i padroni di casa perdono il filo del discorso con una serie di errori, tanto che il punto di Volkov vale il 24-18. Kozamernik a questo punto prova a guidare i suoi all’impresa riportandoli sotto fino al -3 ma la diagonale di Volkov chiude i giochi.

L’errore al servizio di Kliuka e il seguente ace di Pajenk consentono alla Slovenia di partire alla grande nel quarto set. Kliuka si fa perdonare con un diagonale pazzesco, il muro di Butko (3) ribalta la situazione (3-2). I padroni di casa rispondono con due dei giocatori più in palla, Gasparini e Kozamernik, riportandosi nuovamente avanti. Il parziale è molto equilibrato nella prima fase.

Il doppio errore in attacco di Poletaiev ed un diagonale preciso di Gasparini consentono agli sloveni di portare a casa il primo break (10-8). Poletaiev non si arrende e si sobbarca il peso dell’attacco russo. Sale in cattedra a questo punto Pajenk con un primo tempo mostruoso ed il seguente ace, che consentono ai suoi di salire fino al +5.

La Russia abbozza una reazione ma finisce per perdere lucidità. Troppi errori gratuiti ed alcune invasioni condizionano questa fase decisiva della partita. Urnaut tira giù una sassata imprendibile fissando il punteggio sul 18-12. Come ogni grande squadra, i ragazzi di Sommelvuo nel momento della difficoltà trovano la forza di reagire, anche grazie a Poletaiev, che con una parallela mostruosa ed un grandissimo ace riporta i suoi sul -3.

Purtroppo per loro i campioni in carica commettono alcune gravi disattenzioni nel momento più importante del match. L’errore di Volkov ed il seguente ace di Gasparini consegnano ai padroni di casa ben cinque match point (24-19). Nei giocatori sloveni si insinua la classica paura di vincere, appesantita dall’errore in attacco di Cebulj. A far esplodere di gioia il Dvorana Center Stozice e l’intera Slovenia ci pensa il solito Gasparini, con un chirurgico mani-fuori.

Quello dei padroni di casa è un vero e proprio miracolo sportivo, l’apoteosi dopo una partita quasi perfetta, giocata a livelli altissimi, ma di certo i campioni d’Europa uscenti non forniscono questa sera la loro miglior versione.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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