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Volley, Europei 2019: la Romania ai raggi X. La “cenerentola” si affida all’esperienza

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Ha aspettato 24 anni la Romania per tornare alla fase finale di un Campionato Europeo di volley e l’impressione è che sarà costretta ad attendere ancora parecchio per tornare alla vittoria nel massimo torneo continentale perchè le prove offerte dalla squadra allenata da Danut Pascu finora non sono state certo esaltanti. E’ vero che le rivali erano di assoluto valore come Bulgaria e Francia, che l’impatto con il ritorno a questi livelli non può che essere durissimo per una formazione poco abituata a tali ritmi ma è anche vero che mai, prima con la Francia e poi con la Bulgaria, la squadra rumena ha dato l’impressione anche solo per un piccolo tratto di potersela giocare alla pari.

Utilizzare il termine “Cenerentola” dunque non è esagerato per una delle poche squadre che finora ha dato l’impressione di non essere a proprio agio in questa manifestazione ma che, magari contro l’Italia nella terza e probabilmente ultima vetrina importante del suo Europeo, vorrà provare a mettere in mostra le proprie qualità. Squadra che non ha scelto esattamente la linea verde, quella rumena: pochi giovani, con tutti atleti sopra i 29 anni tranne il libero Kantor e lo schiacciatore Aciobanitei che aveva iniziato forte contro la Francia ma è incappato in una vera e propria giornataccia venerdì contro la Bulgaria.

L’alzatore è uno dei pochi indiscutibili della squadra di Pascu, Cristian Bartha, 34 anni, in forza allo Zalau: discreta precisione e buona propensione al ruolo di leader per lui. L’opposto è l’elemento più esperto della squadra, alla soglia dei 40 anni, punto di forza del Tricolur Ploiesti: si tratta di Laurentiu Lica, non certo un “bomber” ma elemento che difficilmente commette errori pacchiani, utilizzando più la varietà dei colpi che la potenza per eludere muro e difesa avversarie.

In banda la Romania presenta il giocatore più giovane della rosa, Robert Adrian Aciobanitei, classe 1997, punto di forza del Friedrichshafen, squadra tedesca sempre presente nelle coppe europee ed elemento di maggior classe, tra gli attaccanti di palla alta del clan allenato da Pascu. per lui grande esordio con 12 punti e il 53% sia in attacco che in ricezione contro i padroni di casa della Francia, di gran lunga il migliore dei suoi, poi ridimensionato dalla Bulgaria. In diagonale c’è Marian Iulian Bala, 29 anni, in forza all’Arcadia Galati, elemento di equilibrio, discreto sia in ricezione che in attracco dove fornisce sempre il suo apporto in termini numerici alla squadra.

Al centro l’uomo di maggior classe è sicuramente Razvan Florentin Mihalcea, giocatore classe 1988 dello Zalau. Il suo Europeo è iniziato malissimo con una partita nettamente al di sotto delle attese contro la Francia che gli ha messo la museruola a muro ma poi contro la Bulgaria è stato il migliore attaccante rumeno con 11 punti all’attivo. In diagonale c’è il suo compagno di club Andrei Spinu, 32 anni: buona l’intesa con il palleggiatore ma poco incisivo soprattutto in attacco. Il libero è Vlad Alexandru Kantor dell’Unirea Dej: non è detto che andarlo a cercare in ricezione sia un delitto.

 

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Foto Cev

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