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Rugby, Mondiali 2019: presentazione dei quattro gironi. Le favorite e i duelli per il passaggio del turno

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Si scaldano i motori e tra meno di 48 ore il fischio d’inizio di Giappone-Russia darà il via alla Rugby World Cup 2019. Da venerdì fino al 2 novembre le 20 nazionali qualificate ai Mondiali di rugby si sfideranno per conquistare il titolo iridato. Le squadre sono state divise in quattro gironi, con le prime due che si qualificheranno per i quarti di finale, quando si inizierà a fare sul serio. Ma quali sono le favorite e quali sono le sfide decisive per continuare a sognare?

Nella pool A troviamo i padroni di casa del Giappone, l’Irlanda, la Scozia, la Russia e le Samoa. Favorite d’obbligo per il passaggio del turno sono le due squadre del 6 Nazioni, Irlanda e Scozia. Gli irlandesi, numeri 1 del ranking mondiale, non dovrebbero avere problemi a continuare la propria avventura, mentre la sfida più attesa dovrebbe essere quella del 13 ottobre, ultimo match della fase a gironi, quando il Giappone proverà a ribaltare i pronostici sfidando la Scozia, in quella che potrebbe essere la più grande sorpresa della Rugby World Cup.

L’Italia di Conor O’Shea, invece, è inserita nel gruppo B insieme a All Blacks, Sudafrica, Canada e Namibia. Un girone che appare immune da possibili sorprese. Il primo posto dovrebbe venir deciso già questo sabato, quando in campo scenderanno le due favorite d’obbligo del girone, cioè Nuova Zelanda e Sudafrica. Chi vince chiuderà la pool in prima posizione, l’altra avrà un quarto di finale più impegnativo. Difficile, invece, immaginare che l’Italia possa sconvolgere i pronostici e vincere il 4 ottobre contro gli Springboks, mentre Canada e Namibia sono le vittime sacrificali e non hanno chance.

Nella pool C, invece, i giochi sono tutti aperti. Nello stesso girone, infatti, ci sono l’Inghilterra, la Francia, l’Argentina, gli USA e Tonga. Pacifici e americani appaiono troppo lontani per sperare in un colpaccio, mentre le sfide tra le altre tre nazionali saranno imperdibili. Già sabato Francia-Argentina sarà decisiva, con Bleus e Pumas che si giocano quasi tutto in 80 minuti. Chi vince ha un piede ai quarti di finale, chi perde ha un piede sull’aereo di ritorno. Ma attenzione, perché anche se l’Inghilterra di Eddie Jones è tra le favorite d’obbligo per il titolo dovrà stare attenta a evitare passi falsi. Le sue sfide con Argentina (5 ottobre) e Francia (12 ottobre) non sono da sottovalutare e per la squadra che avrà perso la sfida di sabato sarà l’ultima chance di rientrare in gioco.

Infine, ecco la pool D, quella che vede al via Australia, Galles, Georgia, Fiji e Uruguay. I sudamericani sono fuori dai giochi, la Georgia sogna in grande, ma difficilmente può sperare di superare il turno, mentre l’incognita sono le Fiji. Talento puro, rugby spettacolare e grande fisicità fanno dei figiani una squadra capace di vincere con chiunque, ma la squadra di John McKee è anche capace di sconfitte clamorose. Sulla carta Fiji e Georgia si giocheranno la terza piazza, quella che vale la qualificazione diretta ai Mondiali 2023, ma i figiani sognano una vittoria clamorosa con Australia o Galles per scombussolare le carte dei quarti di finale. Se il match più atteso è Australia-Galles del 29 settembre, le sfide che possono ribaltare i pronostici sono quelle di sabato (Australia-Fiji) e del 9 ottobre (Galles-Fiji).

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Foto: Luigi Mariani LPS

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