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MotoGP, GP Aragon 2019: Valentino Rossi, 17 secondi di distacco da Maverick Vinales. Non c’è feeling tra il Dottore e la Yamaha

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Il Gran Premio di Aragon 2019 di MotoGP ha consegnato a Marc Marquez l’ottava vittoria stagionale e la 78esima in carriera, in un weekend dominato dal primo metro del venerdì. Per lo spagnolo non ci sono stati rivali con cui battagliare fino all’ultima curva oggi, come era accaduto nei precedenti tre round, e il divario finale su Andrea Dovizioso è stato vicino ai 5 secondi. A podio anche l’altra Ducati del sorprendente britannico Jack Miller e poi le due Yamaha di Maverick Viñales e Fabio Quartararo, delusi della corsa odierna che li vedeva partire come possibili outsider.

Chi esce con le ossa distrutte da questo appuntamento è però certamente Valentino Rossi. Il pesarese ha disputato probabilmente una delle peggiori corse della sua carriera in termini prestazionali rispetto al compagno di squadra Viñales, dal quale ha accusato oltre 17 secondi a fine gara. Raramente abbiamo visto il Dottore così inerme fin dal primo metro, passeggero su una M1 che sembra allontanarsi sempre più dal suo stile di guida e che sta mettendo sempre più in discussione le voci di estensione del contratto post 2020 che sono nate durante la pausa estiva.

Per Rossi il problema principale al momento pare essere quello della gomma. Un’usura sempre troppo accentuata causata da una posteriore che scivola in maniera eccessiva e che lo costringe a tentare spesso la via più dura e meno prestazionale del lotto. La Yamaha si sta ben comportando sul punto di vista dello sviluppo, i nuovi aggiornamenti portati ai test di Misano avevano subito convinto tutti i piloti e lo stesso Viñales si è deciso a passare alle nuove configurazioni dopo un fine settimana di attesa.

Valentino pare aver perso la bussola al momento, non c’è più solo il pazzo giro saltuario di Fabio Quartararo (tra le Yamaha) a ingigantire la crisi del più forte pilota del decennio scorso del Motociclismo ma negli ultimi appuntamenti anche il compagno spagnolo sulla M1 factory ha cominciato a mostrare un vantaggio costante di oltre mezzo secondo a giro e la situazione si incupisce ogni weekend di più. Ai microfoni e durante le interviste Rossi pare ancora pienamente concentrato e consapevole di poter rialzare la testa ma una situazione come questa di Aragon, dove anche l’Aprilia di Aleix Espargaró è riuscita a tenere le sue ruote davanti alle sue, diventa difficile da ribaltare.

Per la verità un po’ tutta la Yamaha ha faticato in gara oggi rispetto agli eccellenti riscontri cronometrici delle prove libere e incredibilmente nessuna delle M1 è riuscita a salire sul podio. Le condizioni meteo erano leggermente più fresche rispetto ai pomeriggi passati e la casa di Iwata potrebbe aver sofferto in maniera particolare con le gomme, ma se Viñales e Quartararo si sono difesi tenendo un ritmo costante e ben sotto l’1:50, lo stesso non è valso per Rossi che dovrà lavorare moltissimo per capire e correggere le cause di questa batosta tremenda.

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Foto: Valerio Origo

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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