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Gregg Popovich, Mondiali basket 2019: “Non ci vergogniamo per il settimo posto, i ragazzi hanno dato tutto”

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Un settimo posto non può minimamente soddisfare gli USA al termine dei Mondiali di basket 2019 di Cina, questo è ovvio e scontato. La formazione a Stelle e strisce, che iniziava la sua manifestazione con i galloni di grande favorita, nonostante l’infinito elenco delle defezioni (ben 31 dei 35 selezionati hanno declinato la convocazione per svariati motivi e motivazioni), ha ampiamente fallito l’obiettivo (chiudendo con il peggiore risultato di sempre nella kermesse iridata) e ora non può fare altro che riflettere e leccarsi le ferite. 

A fare da paravento alle inevitabili critiche ci pensa coach Gregg Popovich. L’allenatore (anche) dei San Antonio Spurs non ama usare giri di parole solitamente, e non lo fa nemmeno in questa occasione. “Vogliono giocare a dare le colpe, ma non ce ne sono assolutamente da assegnare – le sue parole riportate da Sky Sport – Dovremmo vergognarci per non aver vinto la medaglia d’oro? È un modo di pensare assolutamente ridicolo. Immaturo. Arrogante. Chiunque la pensi così non rispetta il valore delle altre squadre nel panorama mondiale e il lavoro fatto dai nostri ragazzi, che si sono impegnati al massimo”.

Coach “Pop” non cerca scuse né alibi e chiarisce in maniera più accurata il suo punto di vista. “Lo sforzo messo in campo è stato fantastico ed i ragazzi ci hanno permesso di allenarli. Bisogna semplicemente dar credito agli avversari, tutto qui. Non ci sono colpe, non c’è niente da vergognarsi. È assurdo anche solo pensarlo”.

A questo punto, dopo il punto più basso della propria storia recente degli Stati Uniti, e dopo che altre rivali hanno ampiamente festeggiato, si covano rivincite verso il futuro(confidando in una squadra che possa meritare l’appellativo di Dream Team)? “Ridicolo – è netto Popovich – Mancano ancora 10 mesi a Tokyo 2020, non ha neppure senso pensare a queste cose”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Matteo Marchi

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