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Atletica, Mondiali 2019: Filippo Tortu e Marcell Jacobs, le frecce azzurre a caccia di una storica finale nei 100 metri

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L’Italia può sognare in grande nella velocità ai Mondiali 2019 di atletica leggera? Tutto dipenderà da Filippo Tortu e Marcell Jacobs che si cimenteranno sui 100 metri a Doha, sotto il caldo torrido della capitale del Qatar gli azzurri cercheranno una prestazione importante e proveranno a lottare per accedere alla finale della gara regina ma la missione si preannuncia estremamente complicata visto il parterre di lusso impegnato sulla distanza più rapida del programma. Sono previste batterie e semifinali prima dell’atto conclusivo più atteso di tutta la kermesse quando Justin Gatlin rimetterà in palio il titolo.

Il brianzolo è indubbiamente una delle punte di diamante della nostra Nazionale e uno dei volti simbolo dell’intero movimento, un ragazzo dalla faccia pulita che piace per la sua umiltà e per il suo modo di interpretare lo sport. Il 21enne ha però attraversato una stagione travagliata, condizionata dall’infortunio rimediato a Stanford durante una tappa della Diamon League: il crac di fine giugno ha destabilizzato il primatista nazionale (9.99 lo scorso, primo italiano a scendere sotto i 10 secondi) ed è rientrato soltanto a fine agosto correndo 10.21 a Rovereto e 10.29 a Minsk ma in entrambe le occasioni il vento contrario era davvero molto forte. Nella starting list sono presenti una quindicina di atleti accreditati di almeno un tempo inferiore ai 10” corso in questa stagione, dunque è verosimile che per essere tra i migliori 8 serva migliorare il record italiano a meno che le proibitive condizioni meteo (temperature molto elevate, si dovrebbe andare oltre i 40 °C) rimescolino le carte in tavola.

Jacobs è fermo addirittura dal 10 agosto quando gareggiò in Coppa Europa, successivamente l’italo-statunitense ha accusato dei fastidi ai flessori della coscia destra e si è sottoposto alle cure del professor Mueller-Wohlfahrt in Germania: la speranza è che il nostro portacolori abbia recuperato e che possa dire la sua in fondo a una stagione dove è riuscito a correre in 10.03 a Padova e a scendere sotto 10.15 per sette volte consecutive. Il 24enne cercherà di giocarsela fino in fondo e a Doha proverà a distinguersi accedendo quantomeno alla semifinale per poi cercare il colpaccio.

 

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Foto: FIDAL/Colombo

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