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Volley femminile, Europei 2019: l’Italia preoccupa. Stanchezza per un’estate infinita, lacune in ricezione e tabellone durissimo

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La sconfitta subita ieri sera contro la Polonia ha lasciato qualche scoria in casa Italia, l’ultimo incontro della fase a gironi degli Europei 2019 di volley femminile ha lasciato diverse preoccupazioni riguardo alla nostra Nazionale: il ko al tie-break contro la Polonia ha garantito sì il primo posto nel gruppo ma costringerà le azzurre a trasfersi a Bratislava per affrontare la Slovacchia negli ottavi di finale per poi ritornare a Lodz in caso di qualificazione ai quarti di finale. Qualche campanello d’allarme è suonato nello spogliatoio di Davide Mazzanti che ora dovrà fare un po’ ordine in vista della fase a eliminazione diretta che incomincerà domenica 1° settembre con la sfida alla Slovacchia di Fenoglio.

STANCHEZZA. Le ragazze stanno giocando ininterrottamente da fine maggio. Prima la Nations League con tanto di Final Six (terminata però all’ultimo posto), poi il torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (concluso in maniera trionfale) e ora questi Europei: tre mesi di competizioni continue senza praticamente poter mai rifiatare, le titolari quasi sempre in campo ed energie davvero al lumicino. Questo aspetto va seriamente considerato, soprattutto all’interno di una rassegna continentale che dura più di due settimane come mai successo in passato.

TABELLONE INFERNALE. L’Italia è attesa da un vero e proprio tour de force. Già detto dei viaggi continui, le prossime avversarie sono tutt’altro che morbide: passi per la Slovacchia, che non incute più di tanto timore, ma la Russia ai quarti di finale è davvero molto pericolosa e il rischio di eliminazione è molto alto. La squadra di Goncharova fa tanta paura e la nostra Nazionale dovrà offrire una prestazione perfetta se vorrà conquistare il biglietto per la Final Four di Ankara a meno che il Belgio non compia un’impresa agli ottavi di finale, in quel caso le azzurre affronteranno nuovamente le Yellow Tigers già travolte nella fase a gironi: sarebbero delle rivali decisamente più alla portata. Poi l’eventuale semifinale contro la Serbia Campionessa del Mondo che con Boskovic e Mihajlovic sembra una spanna davanti a tutti, la rivincita dell’atto conclusivo dell’ultima rassegna iridata si preannuncia avvincente ma non sarà semplice arrivarci.

LACUNE IN RICEZIONE. L’assenza di Lucia Bosetti si fa sentire, Miriam Sylla sta migliorando nel fondamentale e Indre Sorokaite ci mette l’anima ma non può bastare. L’Italia a trazione anteriore e con un attacco dinamitardo funziona ma la coperta rischia di essere davvero molto corta soprattutto in vista di partite contro avversarie di prima fascia. Bisognerà recuperare la veterana e ritrovare gli equilibri dei giorni migliori.

 

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Foto: FIVB

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