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Volley femminile, Europei 2019: le favorite. Duello Italia-Serbia; Russia, Turchia ed Olanda pronte a inserirsi

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Serbia, Italia, Russia, Olanda, Turchia. Sono queste, in rigoroso ordine di forza, le grandi favorite per la conquista degli Europei 2019 di volley femminile che si disputeranno dal 23 agosto all’8 settembre. Un quintetto di lusso partirà davanti a tutte le altre compagine che parteciperanno a questa rassegna continentale, per la prima volta aperta a 24 Nazionali: le cinque big hanno una marcia in più e hanno tutte le carte in regola per fare la differenza, sulla carta dovrebbero essere loro a giocarsi il titolo anche se bisognerà prestare grande attenzione a potenziali outsider come Germania, Bulgaria, Polonia e Belgio che potrebbero creare dei grattacapi alle annunciate corazzate.

L’Italia si presenterà con il serio obiettivo di tornare al trionfo a dieci anni di distanza dall’ultimo sigillo, curiosamente conquistato a Lodz dove le azzurre disputeranno la fase a gironi. Il cammino delle ragazze del CT Davide Mazzanti incomincerà in Polonia, il girone sembra essere assolutamente abbordabile ma non andranno sottovalutate le padrone di casa e il Belgio: le biancorosse saranno trascinate da un pubblico rovente e possono contare sulla diagonale Smarzek-Wolosz che può fare davvero molto male, le Yellow Tigers punteranno sulle schiacciatrici Herbots e Grobelna. In entrambe le partite Paola Egonu e compagne partiranno con tutti i favori del pronostico e inseguono il primo posto nel raggruppamento che garantirebbe un tabellone più agevole per ottavi e quarti di finale, i match contro Portogallo, Ucraina e Slovenia non dovrebbero riservare particolari problemi per le vice campionesse del mondo che hanno conquistato la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 poche settimane fa.

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Il pass a cinque cerchi è nelle mani anche della Serbia, la favorita numero uno per la conquista del titolo. Le Campionesse d’Europa e del Mondo puntano al bis continentale, forti di un attacco micidiale e di un gruppo estremamente coeso che vuole continuare a dominare prima di dare la caccia all’oro olimpico. Le ragazze di coach Terzic sono state inserite in un girone non così tenero: se Finlandia, Francia e Grecia non creano problemi, bisognerà prestare attenzione alla Bulgaria che ha fatto soffrire gli USA nel match decisivo del torneo preolimpico e soprattutto alla Turchia, altra grande pretendente al titolo. Le slave si giocheranno il primo posto nello scontro diretto con le anatoliche salvo ulteriori sorprese. Riflettori puntati come sempre sul fenomeno Tijana Boskovic, colei che si gioca la palma di miglior giocatrice del pianeta insieme a Paola Egonu ma la Serbia potrà contare anche su un’altra attaccante di razza del calibro di Brankica Mihajlovic senza dimenticarsi dei muri di Mina Popovic e Stefana Veljkovic.


La Turchia deve riscattare la netta sconfitta contro la Cina nel torneo preolimpico ma sembra partire un gradino sotto rispetto a Serbia e Italia, le ragazze del CT Giovanni Guidetti devono rimboccarsi le maniche e sfruttare il fattore casalingo visto che giocheranno ad Ankara. Le anatoliche avranno bisogno della miglior Karakurt se vorranno inserirsi nel discorso per la vittoria, sarà probabilmente già decisivo il match del girone contro la Serbia che potrebbe delineare un tabellone più o meno complicato fino alle semifinali. L’Olanda si lecca le ferite dopo la lezione subita contro l’Italia a Catania e spera in una pronta resurrezione in questa kermesse, le tulipane (seconde due anni fa) possono sfruttare un girone davvero molto facile (solo l’Azerbaijan potrebbe creare qualche grattacapo mentre Croazia, Romania, Ungheria ed Estonia non dovrebbero dare problemi) per poi lanciarsi verso i match che contano spinti dalle solite attaccanti Sloetjes, Buijs, Grothues e dai muri di De Kruijf.

La Russia è invece la testa di serie del Gruppo D che, a parte la sempre ostica Germania, non riserva particolari ostacoli vista la presenza delle modestissime Bielorussia, Slovacchia, Spagna e Svizzera. Sulla carta non è più la corazzata di qualche anno fa, ha strappato il pass olimpico a Kaliningrad ma ha dovuto rimontare la Corea del Sud dallo 0-2 e 18-22 in maniera rocambolesca. Il gioco gira tutto attorno alla stella Natalya Goncharova e ai muri di Irina Fetisova, la regia di Evgeniya Startseva insiste anche sulle giocate di Irina Koroleva e Irina Voronkova: una formazione solida e coriacea in grado sempre di fare la differenza e da tenere in seria considerazione.

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Foto: FIVB

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