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Ciclismo

Giro di Norvegia femminile 2019: sfreccia la talentuosa olandese Lorena Wiebes. Quarta Letizia Paternoster

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Un altro grande sprint e un’altra grande vittoria per la giovane promessa olandese Lorena Wiebes, vincitrice della prima tappa del Giro di Norvegia femminile 2019 da Åsgårdstrand a Horten, di 128 chilometri. L’atleta della Parkhotel Valkenburg, medaglia d’oro agli ultimi Giochi Europei, ha battuto al termine di un poderoso sprint di gruppo l’australiana Chloe Hosking (Alé Cipollini), la danese, nonché ex campionessa del mondo Amalie Dideriksen (Boels-Dolmans), e l’azzurra Letizia Paternoster (Trek-Segafredo). Ovviamente la Wiebes è anche la prima leader della breve corsa a tappe dei Fiordi.

Diversi attacchi nelle fasi iniziali di questa prima tappa, ma dopo 15 km il gruppo è ancora compatto. Al primo sprint intermedio passa la tedesca Lisa Klein (Canyon Sram) sulla norvegese Emelie Moberg (Team Virtu) e la britannica Hannah Barnes (Canyon Sram). Ottima prestazione delle italiane al primo GPM conquistato dall’australiana Lucy Kennedy (Mitchelton-Scott) davanti a Rossella Ratto (BTC City Ljubljana) e Soraya Paladin (Alé Cipollini). Dopo la prima metà della gara il gruppo continua a pedalare sotto una pioggia incessante ed è pressoché compatto.

La battaglia per la conquista della prima maglia dei gran premi della montagna si accende ad Hanekleiva, ascesa conquistata dalla Paladin davanti alla bielorussa Alena Amaliusik (Canyon Sram), la Kennedy e la Ratto. Grande forcing poi da parte del Team Virtu per la lotta dei punti agli sprint intermedi; in questo secondo passaggio transita per prima la Moberg. Entrate nel circuito finale di 8 km da ripetere tre volte si portano al comando del gruppo il Team Sunweb e la CCC Liv, partono anche diversi attacchi, ma la pioggia e il vento non concedono speranze di fughe. Arriva in testa al gruppo anche la Trek-Segafredo.

Ecco che però a 21 km dal traguardo attaccano l’olandese Jip van den Bos (Boels-Dolmans) e la tedesca Romy Kasper (Alé Cipollini). Arriva anche la vicecampionessa europea Elena Cecchini (Canyon Sram) con la britannica Anna Henderson (Team TIBCO-SVB) e la polacca Marta Lach (CCC Liv), che comandano con una manciata di secondi sul gruppo principale. Il secondo plotoncino è staccato a circa 1 minuto quando siamo all’inizio del secondo giro. Si susseguono altri attacchi e questo quintetto viene riassorbito. Ci provano le olandesi Floortje Mackaij (Team Sunweb) e Christine Majerus (Boels-Dolmans) con la statunitense Ruth Winner (Trek-Segafredo), poi la Barnes e nuovamente la Lach. Ci prova anche la francese Aude Biannic (Movistar) con la Mitchelton-Scott all’inseguimento.

Ma all’inizio dell’ultimo giro il gruppo torna compatto. Il Team Sunweb prova ad attaccare, ma dopo il grande forcing tre atlete della formazione olandese scivolano a terra. Arrivano così in testa al plotone la Alé Cipollini e la CCC Liv che si organizzano per lo sprint quando mancano solo 1000 metri al traguardo. Parte la volata, l’olandese Lorena Wiebes passa all’esterno sul pavé bagnato e trionfa con un grande distacco davanti a Chloe Hosking e Amalie Dideriksen. 

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@lisa_guadagnini

Foto: Profilo Twitter UCI

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