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Formula 1

F1, Pirelli fissa i nuovi obiettivi sulle gomme nel biennio 2020-2021: finestra d’utilizzo più ampia e meno degrado

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Spesso, parlando di F1, ci si dibatte tra scelte tecniche differenti: filosofia outwash o upwash; passo lungo o passo corto; alto carico aerodinamico o poca resistenza all’avanzamento. Concetti importanti e, nella loro complessità, anche affascinanti ma di fatto la vera differenza nel Motorsport, ivi compresa la massima espressione dell’automobilismo mondiale, la fanno le gomme. Sono loro, per un motivo o per un altro, le vere primattrici sul palcoscenico.

Mescole Pirelli al centro dell’attenzione negli ultimi tempi per le difficoltà da parte di tutti i team, Mercedes a parte, di trovare la giusta finestra d’utilizzo. Addirittura, nel corso di questa stagione, si era proposto di cambiare in corsa la loro concezione. Richiesta respinta ma ascoltata dal costruttore italiano. Non è un caso che Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli, abbia annunciato (fonte: motorsport.com) di aver inviato una lettera nella quale sono stati specificati gli obiettivi in vista del biennio 2020/2021:

  1. Range di lavoro degli pneumatici più ampi
  2. Minor surriscaldamento delle gomme
  3. Degrado minore delle coperture

Siamo felici di ricevere i commenti dei team e speriamo di averli il prima possibile per vedere di valutare le proposte. Il processo è già iniziato e ovviamente la lettera di intenti coprirà anche il 2021, dunque ci sarà un doppio lavoro in programma. Abbiamo collaborato assieme alla FIA e alla F1, perché non è facile focalizzare gli obiettivi e definirli. A volte la gente pensa che sia solo una questione di scrivere numeri su un pezzo di carta, ma non è affatto così“, ha sottolineato Isola, che ha aggiunto: “Devi capire e interpretare i numeri, devi capire come misurare gli obiettivi e capire cosa invece può essere inutile. Stiamo lavorando davvero duro su questi aspetti. Abbiamo probabilmente bisogno di rivedere il tutto per le condizioni che incontreremo con le gomme da 18 pollici (tra le novità tecniche del 2021 ndr.) e così via“.

E’ chiaro che i target nei due anni citati avranno delle differenze proprio le gomme diverse che saranno utilizzate ma l’aspetto più importante sta nella comunicazione tra il fornitore degli pneumatici e i team: “Alcuni guardano più al 2021, per avere qualcosa che sia comparabile quando ci muoveremo sulle nuove misure delle gomme, per capire il livello di performance, per capire se ci sono parametri che le squadre hanno bisogno di considerare nella progettazione delle monoposto e che siano in linea con il nostro sviluppo delle gomme. Se mancano queste connessione, non è un bene“, le parole del responsabile Pirelli.

Un punto, questo, fondamentale dal momento che sulle caratteristiche, come detto, delle gomme 2019 le polemiche non erano mancate. Dopo l’ultimo round del 2018 ad Abu Dhabi, infatti, erano state fornite le indicazioni sugli pneumatici di quest’anno. Tempi non proprio ideali visto che ormai i progetti delle vetture erano già avviati e dunque non si poteva tornare indietro. Un aspetto che è andato a danno della Ferrari ma soprattutto dei team con meno risorse, impossibilitati a trovare soluzioni in tempi brevi alle nuove mescole. Per questo, la lettera “preventiva” è un passo avanti che potrà consentire a tutte le scuderie di capire come far lavorare al meglio le coperture, consapevoli del fatto che le stesse avranno un comportamento meno restrittivo in termini di finestra d’utilizzo.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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