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Basket, Torneo di Shenyang 2019: l’Italia s’è desta contro la Serbia. Francia come test di continuità

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In soli 40 minuti in terra cinese l’Italia ha saputo mandare molti più segnali positivi di quanti non ne avesse mai fatti venire alla luce lungo tutta la preparazione. Il rientro di Danilo Gallinari e di Gigi Datome ha ridato nuova linfa al gruppo azzurro, capace, nel torneo AusTiger, di giocare una partita contro la Serbia molto diversa da quella di Atene, rischiando anche di vincerla sfruttando un lungo passaggio a vuoto degli uomini di Sasha Djordjevic.

Tuttavia, sarebbe sbagliato ridurre soltanto al ritorno di due dei principali uomini su cui si poggiano le speranze azzurre ai Mondiali una prestazione come quella odierna. Va sottolineata la voglia di lottare, così come la capacità di difendere in situazioni a volte anche improponibili (a un certo punto in campo c’erano, insieme, Bjelica da ala piccola, Jokic da ala grande e Milutinov da centro: 209, 210 e 215 centimetri). Certo, nelle ultime fasi si è pagata la fatica fatta per rimontare, ma alzi la mano chi avrebbe anche solo pensato di arrivare in questa situazione soltanto questa mattina.

Il prossimo impegno azzurro è quello di domani contro la Francia, allenata da Vincent Collet, con Rudy Gobert sotto canestro e la maestria di Nando De Colo nell’arte del playmaking. Un’altra sfida di altissimo livello, considerando che i transalpini hanno le armi per andare lontano anche se hanno perso per infortunio Adrien Moerman, tra le colonne dell’Anadolu Efes finalista dell’ultima Eurolega.

Per gli uomini di Meo Sacchetti sarà importante recuperare sia Alessandro Gentile che Amedeo Della Valle, entrambi rimasti fuori per qualche piccolo problema fisico risolvibile contro la Serbia, in modo tale da scoprire come può realmente essere l’Italia con l’assetto maggiormente dotato, in teoria, di punti nelle mani. Gentile ha già dimostrato di potersi ben destreggiare in queste sfide da molti anni, e l’ha confermato ancora in preparazione, mentre per Della Valle si tratta di prendersi una rivincita dopo l’altra e molti segnali alla sua Olimpia Milano, con Ettore Messina che ne ha fortemente voluto la permanenza. La sfida alla Francia, foriera in passato del terzo posto agli Europei 2003 che valse la qualificazione alle Olimpiadi di Atene 2004, dovrà servire da test per comprendere il reale tasso di continuità degli azzurri.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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