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Wimbledon 2019: la grande sfida Federer-Nadal è servita, Djokovic vede già la finale?

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Tutto come previsto. I quarti di finale del tabellone maschile di Wimbledon non riservano sorprese. Pronostici rispettati e semifinali con questi incroci: Roger Federer vs Rafael Nadal; Novak Djokovic vs Roberto Bautista Agut.

Non ce ne voglia quest’ultimo ma l’impressione che sia l’estraneo a “corte” è evidente. Vero che è il buon iberico, che qualcuno descriveva solo come un abile terraiolo, a Londra ha sfruttato la sua chance, spingendosi fino al penultimo atto. L’ultimo ostacolo superato è stato quello dell’argentino Guido Pella. Si potrebbe dire: “Frutto, di un’erba molto lenta“. Senza dubbio le caratteristiche della superficie, al di là delle considerazioni di Nadal, sono un dato e se nel 2002 il 38% dei match prevedevano lo schema serve&volley, nell’annata corrente siamo prossimi allo 0%. Statistiche che possono dire tutto o niente ma forse un indizio possono darlo.

Ecco che la prestazione di Roger Federer, otto volte vincitore di questo Slam, va ulteriormente enfatizzata. Lui, senza se e senza ma, è il più danneggiato degli invitati al banchetto dei nobili. Il suo gioco d’attacco un po’ viene disinnescato da un rimbalzo di palla che consente ai cultori del gioco difensivo di esaltarsi, come ci si trovasse a Parigi. E’ stato così per un set contro il giapponese Kei Nishikori (n.7 del mondo), non certo un “erbivoro” doc. Poi, Roger ha alzato la voce e commesso infrazioni per eccessiva velocità di palla ma a Church Road la multa non arriverà. Sì perché il tennis espresso è stato sublime da 100 e lode. 100, un numero a tre cifre che vuol dire molto: i match vinti dall’elvetico in questo Major, che per lui è il giardino di casa.

Ora però la sfida delle sfide, se vogliamo anche la rivincita del red carpet parigino. Il match contro Rafael Nadal (vittorioso contro l’americano Sam Querrey) è il 40° episodio della saga. Lo spagnolo è avanti nei precedenti (24-15) e nei tre match a Wimbledon ha prevalso nell’ultimo disputato, quello del 2008, al termine di un quinto set leggendario (Federer però è in vantaggio 2-1 complessivamente). Sono passati 11 anni e sono sempre loro a rubare la scena in un modo nell’altro, per il loro stile opposto ma per la stessa voglia di vincere. Un incontro tra giocatori con numeri spaventosi: da un lato l’elvetico, con le sue 13 semifinali ai Championship e le 45 in un torneo del Grande Slam; dall’altro le 7 a Wimbledon e le 32 nei Major di Rafa. Una contesa ricca di significati che sarà una finale anticipata.

Spettatore interessato sarà senza dubbio il n.1 del mondo Novak Djokovic. Il serbo, liberatosi in tre set del belga David Goffin, se la vedrà contro il citato Bautista ed è il naturale favorito, nonostante l’iberico si sia tolto la soddisfazione di sconfiggere Nole a Doha e a Miami quest’anno. In questo caso, però, siamo nel Tempio del tennis e l’asso nativo di Belgrado è il campione in carica. Ecco che il target “vittoria” non appare una chimera e Djokovic, da par suo, si augura che il “Fedal” sia particolarmente lungo e faticoso per i due primattori, pensando poi a quanto accadrà nell’ultimo spettacolo sul Centrale.

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Foto: LaPresse 

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