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Scherma, Mondiali 2019: i convocati dell’Italia ai raggi X. Azzurri pronti a essere grandi protagonisti sulle pedane di Budapest

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Saranno 25 gli azzurri che cercheranno di lasciare il segno ai Mondiali 2019 di scherma, che andranno in scena a Budapest (Ungheria) dal 15 al 23 luglio. L’Italia punta a replicare la grandissima prestazione della scorsa edizione, in cui si impose nel medagliere con sette medaglie, di cui ben quattro d’oro. I nostri portacolori sono quindi attesi grandi protagonisti sulle pedane di questa rassegna iridata. Andiamo a scoprire nel dettaglio le loro ambizioni, con l’analisi ai raggi X dei convocati dell’Italia.

Fioretto maschile

Alessio Foconi: l’obiettivo è uno solo, difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Wuxi. Il 29enne ternano in questa stagione ha confermato di essere il più forte e dopo aver trionfato anche agli Europei, si presenterà come grande favorito a questi Mondiali.

Daniele Garozzo: il campione olimpico di Rio 2016 ha ritrovato la vittoria in Coppa del Mondo quest’anno ed è reduce dall’argento continentale. Risultati che fanno ben sperare anche per questa gara, in cui proverà a ritrovare il grande acuto.

Giorgio Avola: servirà la gara della vita per tornare sul podio individuale otto anni dopo il bronzo di Catania, ma comunque in stagione sono arrivati due terzi posti in Coppa del Mondo e potrà quindi lottare per la zona medaglie.

Andrea Cassarà: l’enorme palmares di questo atleta, con una sfilza di medaglie d’oro in tutte le rassegne, rende impossibile sottovalutarlo, visto che a 35 anni ha dimostrato che sa ancora vincere, imponendosi nell’ultima tappa di Coppa del Mondo a San Pietroburgo e anche lui potrà quindi provarci.

Fioretto femminile

Elisa Di Francisca: lo straordinario oro arrivato a Düsseldorf ha dimostrato definitivamente che è tornata ai massimi livelli dopo lo stop per la maternità e che tutte dovranno fare i conti con lei in questi Mondiali. L’ultima medaglia iridata arrivò proprio a Budapest nel 2013 e il destino potrebbe riportarla nuovamente sul podio nella capitale ungherese.

Alice Volpi: campionessa del mondo in carica e numero uno del ranking. La costanza è l’arma vincente della senese, che con ogni probabilità salirà sul podio anche in questa gara, come ha già fatto sei volte in stagione, compreso il bronzo agli Europei.

Arianna Errigo: una stagione travagliata, con la polemica con la federazione che non l’ha certo aiutata ad avere buone sensazioni in pedana. A Budapest avrà bisogno di ritrovarsi e considerando le sette medaglie iridate individuali in bacheca, ci aspettiamo che torni protagonista.

Francesca Palumbo: in questa stagione ha fatto il definitivo salto di qualità, centrando due podi nel massimo circuito, a St-Maur e poi nel Grand Prix di Torino. Anche lei può lottare per la zona medaglie e non andrà sottovaluta.

Sciabola maschile

Luca Curatoli: lo scorso anno la medaglia sfumò all’ultimo sia agli Europei che ai Mondiali, ora l’opportunità di Düsseldorf è andata e dovrà quindi rifarsi a Budapest. L’obiettivo della prima medaglia iridata individuale è alla portata, ma per centrarlo dovrà trovare quella calma e concentrazione in pedana che alcune volte perde.

Enrico Berrè: l’unico podio stagionale risale allo scorso novembre, nell’opening di Algeri. Di tempo ne è passato, ma il sesto posto agli Europei gli ha ridato morale in vista di questa rassegna iridata, in cui potrà lottare nuovamente per la zona medaglie.

Luigi Samele: difficile pensare che a 31 anni possa arrivare la prima medaglia individuale della carriera, ma come sempre potrà dare un contributo decisivo nella gara a squadre, dove invece ha un palmares molto ricco.

Aldo Montano: il veterano azzurro continua a mettersi in gioco e il secondo posto ottenuto in questa stagione a Padova dimostra che può ancora dire la sua in pedana, nonostante i 40 anni.

Sciabola femminile

Irene Vecchi: sei anni fa sulle pedane di Budapest conquistò la medaglia di bronzo e ripetersi ora è un’ipotesi concreta. Dopo il bronzo di Lipsia 2017 ha avuto un calo, ma in questa stagione è salita due volte sul podio e agli Europei ha sfiorato la medaglia, che potrebbe arrivare ora.

Rossella Gregorio: manca da tempo il grande acuto ed è difficile prevedere quando e se possa arrivare nuovamente. A Düsseldorf ha dato comunque dei segnali positivi e potrà provarci, ma non parte tra le più quotate.

Martina Criscio: ragazza di talento, che in Coppa del Mondo ha saputo ottenere ottimi risultati negli ultimi anni, ma in questa stagione non è ancora salita sul podio. Proverà quindi a rifarsi ai Mondiali.

Sofia Ciaraglia: a 23 anni sta trovando il suo spazio tra le grandi, con una buona stagione, che le ha permesso di ottenere questa convocazione e dovrà farsi trovare pronta soprattutto nella gara a squadre.

Spada maschile

Andrea Santarelli: la medaglia d’argento agli Europei ha consacrato il suo talento e sulle ali dell’entusiasmo è pronto ad essere protagonista anche ai Mondiali. Una stagione che sembra davvero quella giusta e ci sono tutte le possibilità per salire nuovamente sul podio.

Gabriele Cimini: il secondo posto a Buenos Aires dello scorzo marzo dimostra la grande crescita fatta nell’ultimo biennio ed ora punterà a fare un ulteriore passo in avanti per centrare quella medaglia individuale che ancora manca in bacheca.

Enrico Garozzo: reduce dall’ottimo bronzo agli Europei, potrà far valere la sua esperienza per lottare con i migliori anche in questa gara. In bacheca ha già una medaglia iridata individuale, il bronzo di Kazan 2014. Ripeterlo non è una missione impossibile.

Marco Fichera: in questa stagione ci si aspettava probabilmente qualcosa di più dopo i grandi risultati degli ultimi anni. È arrivato comunque un terzo posto a Cali, ma ora sarà chiamato a riscattare la prestazione sottotono di Düsseldorf.

Spada femminile

Mara Navarria: dopo l’oro a Wuxi non è più riuscita a centrare la vittoria e in questa stagione è salita una sola volta sul podio, chiudendo seconda nel Grand Prix di Cali. Resta comunque la numero uno del ranking e partirà tra le favorite, anche se dovrà ritrovare quel qualcosa in più per riuscire a difendere il titolo.

Rossella Fiamingo: la doppietta Kazan 2014 e Mosca 2015 sembra molto lontana, ma il secondo posto arrivato in Coppa del Mondo a Chengdu a fine marzo ha ridato speranza di rivederla protagonista. Le sue qualità in pedana non sono in discussione, deve solo ritrovare le sensazioni migliori.

Federica Isola: l’astro nascente della scherma azzurra. Campionessa del mondo ed europea in carica tra le junior e già protagonista anche tra le senior, con un podio a Cali a soli 19 anni. A Düsseldorf ha pagato la tensione, ma può davvero fare grandi cose.

Alberta Santuccio: atleta di 24 anni che sta migliorando progressivamente ed è capace di ottime prestazioni, come dimostra il settimo posto agli Europei, che le può dare morale per questa gara.

Alice Clerici: prenderà il posto di Santuccio nella gara a squadre, in cui ha dimostrato di saper fare la differenza nei momenti cruciali.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Bizzi Federscherma

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