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Pallanuoto, Mondiali 2019. Campagna: “Cuore e determinazione, siamo in semifinale: ora partita della morte con l’Ungheria”. Figlioli: “Cuore a 180 battiti”

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L’Italia ha sconfitto la Grecia per 7-6 e si è qualificata alle semifinali dei Mondiali 2019 di pallanuoto, gli azzurri si sono imposti in volata a Gwangju (Corea del Sud) e si sono guadagnati il diritto di affrontare l’Ungheria nel match che spalanca le porte dell’atto conclusivo della rassegna iridata. Di seguito le dichiarazioni rilasciate da alcuni protagonisti ai microfoni della Rai.

SANDRO CAMPAGNA:Una partita forse brutta ma nella bruttezza ci volevano cuore e determinazione. Dovevamo pensare istante per istante, ho detto ai ragazzi di metterci tutto quello che avevano: è stata una partita della forza e della determinazione, fisica e mentale. Ci siamo disuniti soltanto nel terzo parziale, il loro pressing è stato importante, poi ho detto di giocare a zona l’ultimo tempo perché i loro tiratori non erano in giornata e poi Del Lungo ha fatto una parata fondamentale. Prendere sei gol con questi ritmi non è facile, facciamo un po’ pochi gol e mi aspetto qualcosa in più da qualche giocatore ma ci sono ancora due partite per sbloccarsi. Ora la semifinale con l’Ungheria che vale il pass olimpico, sarà una partita della morte, una battaglia: ora passerò la notte a studiarli, hanno dei tiratori e vediamo di preparare la partita adeguatamente, penso che ci temano. Italia-Ungheria è come Italia-Brasile di calcio, tutti incollati davanti al televisore”.

PIETRO FIGLIOLI:Pensiamo a recuperare le energie per una semifinale importante contro l’Ungheria. Il Settebello deve riprendere il suo posto a livello internazionale, ci fa piacere essere in questa semifinale. Ho fatto 5-6 tiri che non sono andati a buon fine, poi ho segnato il gol del pareggio: un tiro veloce di cui avevamo parlato e che è andato a segno. Io faccio il mio lavoro, oggi abbiamo giocato col cuore e ho cercato di caricare i ragazzi con certe frasi, è l’anima che diamo a farci vincere le partite. Oggi il nostro cuore è viaggiato a 180 battiti al minuto“.

MATTEO AICARDI:Una partita sofferta, dall’inizio alla fine. Abbiamo tenuto fino alla fine, anche contro gli arbitraggi, ce lo aspettavamo perché loro sono bravi a spingere l’arbitro a dare tante espulsioni. Abbiamo resistito bene e siamo contenti per questo risultato: il gruppo unito salta fuori in questi momenti, abbiamo tirato fuori le unghie nel momento giusto“.

 

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Foto: Maria Angela Cinardo

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