Seguici su

Nuoto

Nuoto, Mondiali 2019: risultati batterie 25 luglio. Matteo Restivo in semifinale nei 200 dorso, una stanca Federica Pellegrini esce di scena nei 100

Pubblicato

il

Si è aperta questa mattina a Gwangju, in Corea del Sud, la quinta giornata di competizioni valida per il Mondiale 2019, dove al Centro Acquatico della Nambu University si sono disputate cinque batterie che precedono le altrettante finali che vivremo questo pomeriggio.

Le batterie dei 100 stile libero femminili sono state in bilico fino all’ultimo per Federica Pellegrini, incerta dopo la strepitosa prestazione sulla doppia distanza di ieri se risparmiare energie in vista delle due staffette (mista e stile libero femminile) che potrebbero rappresentare l’ennesimo tassello glorioso per l’Italia di questa manifestazione. Alla fine la decisione però è stata quella di prendere il via ma la Divina è stata costretta a tornare sulla terra con una prestazione molto al di sopra dei suoi standard, chiudendo la sua prova in un 54”68 molto alto che non le ha permesso di avanzare alla semifinale (22ma). Bene la statunitense Simone Manuel (53”10), ieri beffata all’ultima bracciata dall’Australia nella finale della staffetta mista mista, e la sempre presente svedese Sarah Sjoestroem (53”11) con i primi due tempi, non partita invece la canadese Penny Oleksiak, oro olimpico di specialità in carica, che conferma il suo periodo difficile.

CLICCA QUI PER LA DIRETTA LIVE DELLE FINALI DEI MONDIALI DI NUOTO DI OGGI DALLE 13.00 (25 LUGLIO)

A seguire è stato il momento dei 200 dorso maschili dove il friulano Matteo Restivo ha impostato la gara in modo aggressivo, partendo veramente forte con il passaggio addirittura in testa (56”96) ma soffrendo parecchio nella terza vasca, un piccolo errore tattico che ha quasi messo in discussione un passaggio del turno che alla fine è arrivato piuttosto comodamente col decimo tempo di 1’57”67; il ventiquattrenne è atteso ora a crescere questo pomeriggio centrare una finale che deve essere l’obiettivo per il bronzo europeo in carica. L’americano Ryan Murphy ha staccato il miglior tempo delle batterie in 1’56”61, davanti al russo Evgeny Rilov (+0.15) e al britannico Luke Greenbank (+0,22).

Martina Carraro, la prima ranista azzurra della storia ad andare a medaglia con lo storico bronzo dei 100, ha deciso di rimettersi in gioco anche nei 200 ma questa è una distanza che deve essere ancora perfettamente assimilata dalla genovese. Il tempo finale portato a casa è 2’27”41, non è completamente da buttare ma che non le ha permesso di qualificarsi per le semifinali, derivato da una partenza molto letargica con un passaggio in 1’13’31 a oltre quattro secondi dalla testa della corsa, e che neanche una progressione conclusiva assolutamente incisiva è riuscita a rimettere in sesto. La britannica protagonista e regina della rana Lilly King è stata squalificata dopo aver ottenuto il miglior tempo, confermando un trend molto attento e severo della giuria nel rispetto minuzioso delle regole in questa rassegna iridata in cui gli episodi di squalifica anche ai danni di atleti di prima fascia cominciano ad essere numerosi.

Delusione per Luca Pizzini nell’ultima competizione singola di questa mattinata, i 200 rana maschile, con il veneto bronzo di specialità negli Europei di Glasgow 2018 che ha faticato fin dai primissimi metri e non è mai riuscito a risalire la china nella propria batteria, terminando la prova con un tempo molto alto, 2’10”88 ventunesimo complessivo e quindi fuori dalle semifinali. Stagione travagliata quella dell’azzurro con numerose malattie che ne hanno limitato la preparazione e quindi ora sarà necessario ritrovare al 100% il ritmo di lavoro per preparare il grande appuntamento dell’anno prossimo. L’australiano Matthew Wilson in quarta batteria ha strappato un super 2’07”29 a pochi decimi dal record del mondo di Ippei Watanabe (2’06’67), c’è tanta carne al fuoco in questa specialità – a partire dal favorito russo Anton Chupkov (2° tempo) – e l’impressione è che in questi Campionati Mondiali questo record possa anche cadere.

Le batterie della staffetta 4×200 stile femminile che ha chiuso il programma sono state vinte dalla formazione australiana in 7’50”64 sugli USA (+0.94); l’Italia, argento mondiale a Kazan 2015 con Mizzau – Musso – Masini Luccetti – Pellegrini, non riesce al momento a trovare il giusto ricambio generazionale in questa specialità e non si è presentata al via oggi.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]


Twitter: MickBrug

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Roberto Comuzzo

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *