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Nuoto, Mondiali 2019: Gregorio Paltrinieri non progredisce più. Personale nei 1500 sl fermo al 2016, gli avversari ora sono davanti

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14’34″04: è questo il primato italiano ed europeo di Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero. L’azzurro, che ha saputo vincere tutto sulle trenta vasche, sono tre anni che non migliora questo crono per varie ragioni. Un dato di fatto che giustifica quanto si è visto quest’oggi nella finale dei Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud).

L’azzurro, per quanto aveva fatto vedere nel corso degli 800 sl (oro), prometteva grandi cose nella sua specialità principale. Qualcosa però è andato storto e il bronzo alle spalle del tedesco Florian Wellbrock e dell’ucriano Mykhailo Romanchuk si è tramutato in realtà, replicando quanto già si era visto negli Europei 2018 a Glasgow. Troppe gare per il carpigiano, tra acque libere e piscina, che lo hanno fatto arrivare con la riserva al termine di questa rassegna. Del resto il crono finale di 14’38″75 è grossomodo quello che si era visto agli Assoluti primaverili e questa è una chiara anomalia.

Tuttavia, per le qualità dei suoi avversari, quel tempo citato inizialmente è forse l’unica via per imporsi contro chi è in grado di tenere il passo e di fare la differenza nello sprint finale. Una sconfitta, quindi, che deve far riflettere in tema di preparazione e di allenamento in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, dove l’obiettivo dichiarato è la magica doppia, realizzata tra l’altro da Wellbrock in questi Mondiali (10 km – 1500 sl).

Certo, ai Giochi non ci sarà la staffetta mixed nella quale Paltrinieri si è cimentato in acque libere in Corea del Sud, sprecando ulteriori forze, ma è altrettanto chiaro che anche l’inconveniente fisico dopo i Campionati Usa ha rallentato la preparazione di una “macchina” bisognosa di km. Tra un anno, dunque, non si potrà sbagliare nulla per giocarsela davvero contro questi rivali. Non resta quindi che attendere quel che accadrà.

 

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Foto: LaPresse

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