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Nuoto, Mondiali 2019: Gregorio Paltrinieri e l’accoppiata possibile a Tokyo 2020. Fatiche del fondo metabolizzate. E senza l’infortunio in primavera…

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l Mondiali dal sapor di test, i Mondiali con il gusto dell’inesplorato. Sono questi gli ingredienti, per mille motivi, della rassegna iridata di nuoto a Gwangju (Corea del Sud) di Gregorio Paltrinieri. L’azzurro, per la prima volta, ha deciso di cimentarsi in una manifestazione di questo genere in acque libere e in vasca, prendendosi tutti i rischi del caso.

Greg, forse, voleva avere maggior supporto in merito al suo programma di gare rinnovato. Pochi, a detta sua, hanno assecondato le sue scelte. Tra questi ha risposto presente il tecnico Stefano Morini che l’anno passato a Glasgow, quando Paltrinieri non era al meglio per problematiche intestinali, parlava di un nuotatore su tempi nei 1500 sl non troppo distanti dal primato del mondo di Sun Yang.

Il “Moro” ha sempre creduto nel suo atleta ed ecco che, nel giorno del trionfo, lui sul carro dei vincitori già c’era da un pezzo o, per meglio dire, non c’è mai sceso. Un successo particolare, volto a dimostrare al partito degli scettici che vincere in entrambe le specialità è possibile. Paltrinieri, di fatto, è stato il primo in questa rassegna iridata a portarsi a casa due medaglie nei due differenti ambiti (l’argento della staffetta in acque libere e l’oro magico di oggi negli 800 sl).

Lui, che ha vissuto un 1500 alla volta, ha sempre dovuto forzare la sua andatura di crociera per rendere nelle sedici vasche. Oggi c’è riuscito alla grande, accumulando un vantaggio invidiabile nella parte centrale e poi controllando il rientro degli avversari, nel momento in cui le forze sono venute meno. Il tocco sulla piastra gli è valso un oro di cui mai si era potuto fregiare e un record europeo prestigioso.

Qualcuno decantava la nouvelle vague, dopo i riscontri in Scozia. Oggi Greg ha dato la sua risposta, mentre Romanchuk affondava in ultima posizione e Wellbrock era mestamente uscito nelle batterie. Pensare, dunque, alla magica doppietta ai Giochi Olimpici non è una chimera, tenuto conto anche dell’infortunio nel corso dei Campionati USA nel nuoto di fondo, costatogli alcune settimane di stop, che poteva metterlo in difficoltà.

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Foto: LaPresse

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