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Nuoto, Mondiali 2019: Elena Di Liddo, un quarto posto di valore ed oltre le attese. Un premio alla perseveranza

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Elena Di Liddo il suo l’ha fatto: prima finale mondiale nei 100 farfalla e nuovo record italiano di 57″04 in semifinale. Il quarto posto dell’atto conclusivo potrebbe essere amaro per la posizione ma, oggettivamente, il podio era monopolizzato da atlete decisamente migliori della pugliese.

Il suo Mondiale era, in primis, una sfida contro se stessa. In passato, nel momento in cui contava davvero, la testa non aveva seguito il fisico come sarebbe stato necessario. In uno sport come il nuoto, dove l’apporto psicologico fa la differenza, Di Liddo ha lavorato molto da questo punto di vista, nuotando con convinzione e senza timore, facendo la sua gara al meglio delle proprie possibilità attuali.

Per questo motivo la medaglia di legno di oggi, al di là dei tifosi del pallottoliere, è di valore perché dietro c’è lavoro, dedizione e preparazione. La cura di ogni minimo dettaglio l’ha portata ad essere tra le migliori quattro atlete del mondo nei 100 delfino e ben pochi alla vigilia avrebbero potuto prevederlo. La Corea del Sud, dunque, per la ragazza italiana deve essere un inizio, per continuare a lavorare e a seguire un percorso sempre più ambizioso. L’anno venturo vi saranno le Olimpiadi a Tokyo e la distanza dal vertice non è così ampia.

L’obiettivo, ora, sarà scendere sotto i 57″ ed entrare nell’elite definitivamente della specialità perché su questi tempi che si vincono le medaglie ai Giochi ed è su questi crono che l’azzurra vorrà lavorare per rendere la sua farfalla sempre più leggera e convincente.

 

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Foto: Diego Gasperoni

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