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“Chiuso per Mondiali” lunedì 15 luglio. Greg: serve una gara “alla Mellouli”! I pronostici del dorso: Panziera contro Hosszu: che sfida!

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Ex capitano della nazionale ha partecipato quattro volte ai Giochi Olimpici  e cinque volte ai Mondiali. Detiene 55 titoli assoluti e 29 record italiani in gare individuali. Ha conquistato tre argenti ai campionati europei, due ori, tre argenti e due bronzi in tre diverse edizioni dei Giochi del Mediterraneo e 5 argenti e un bronzo in quattro edizioni delle Universiadi. Esperta di marketing e comunicazione,  è stata uno dei volti di Sky Sport ai Giochi olimpici di Londra 2012, ora è commentatrice tecnica per Eurosport. “Chiuso per Mondiali” è la rubrica di Cristina Chiuso per OA Sport durante i Mondiali di Gwangju.

MELLOULI DOCET

Ancora poche ora e inizierà l’avventura di Greg Paltrinieri al mondiale. Greg non si è nascosto negli intenti, ha fatto dichiarazioni importanti e sa quello che vuole. Durante l’ultimo anno ha avuto modo di fare un po’ più di esperienza per imparare a gestire le gare in acque libere. Il nuoto di fondo si è letteralmente trasformato, sono finiti gli anni in cui le traiettorie erano realmente studiate a tavolino, dove le condizioni del mare potevano diventare quasi pericolose. Ricordo i racconti dei “pionieri” del movimento che parlavano di meduse, pesci che si incagliavano nel costume e onde. Questa sera si tratterà invece di fare 6 giri, un percorso prestabilito, dove le variabili rispetto al nuoto in vasca sicuramente ci sono e influiscono, ma sono decisamente meno rispetto a un tempo. Cosa potrebbe fare Greg? I cambiamenti del campo gara hanno portato più di qualche atleta a spostarsi dalla vasca alle acque libere, e se il tunisino Mellouli nel 2012 optò semplicemente per una gara di testa, forte della sua tecnica e senza rischiare colpi nella lotta corpo a corpo, qui gli atleti che potrebbero utilizzare questa tecnica sono più di uno. Wellbrock, Weertman, Wilimovsky e lo stesso Mellouli, tutti atleti con un passato o un presente tra le corsie e poi c’è Rasovszky, abbiamo visto nella 5 km come l’ungherese non si faccia pregare per dettare il ritmo della gara e poi vincerla.

GARA DI TESTA

Le caratteristiche mentali di Greg sono chiare, lui ama fare gara di testa. Nei 1500 cerca di scappare già ai primi 100, qui sarà più complesso, deve snaturarsi un po’, le energie vanno centellinate, ma io me lo aspetto comunque nelle primissime posizioni dall’inizio con un finale volto a evitare uno sprint troppo concitato, anche quello non troppo nelle sue corde. Le foglie del te si sono rifiutate di aiutarmi nelle previsioni, non ci resta che incollarci davanti la tv e gustarci lo spettacolo.

TUTTI A PANCIA IN SU: I PRONOSTICI DEL DORSO

Dalla pancia in giù ci giriamo ora a pancia in su e cominciamo dai maschi dove, almeno nella velocità la sfida Usa- Russia – Cina ha quanto meno un sapore di altri tempi.
La Russia schiererà Rylov-Kolesnikov, nella velocità, mentre inserirà Tarasevich per i 200, per la China ci sarà Xu mentre gli States alterneranno Andrew, Grevers, Murphy e Pebley.
Nei 50, dopo il ritiro di Camille Lacourt, altra grande mancanza del mondiale Koreano, il giovane talento americano Michael Andrew, impegnato a Gwangju in tutte e 4 le versioni della velocità pura, potrà portarsi a casa il primo vero titolo internazionale. Lui, diventato professionista a soli 15 anni, e considerato da subito un piccolo fenomeno, si ritrova per la prima volta a essere tra i grandi favoriti. Con lui un altro giovanissimo, Kolesnikov, ai primissimi posti della classifica stagionale, situazione per lo meno insolita, considerando come il mondo della velocità abbia spostato negli ultimi anni la lancetta dell’età. Sarà comunque una gara dalle difficili previsioni, con Xu e Glinta sempre ad alti livelli sulla distanza più veloce. Andrew ha dimostrato se non altro di essere un vero professionista, mentre Kolesnikov e la sua catenina oltre a darmi l’idea di avere ancora un po’ di strada da fare, arrivano da un problema alla spalla che potrebbe aver compromesso la preparazione di Kolesnikov. Simone Sabbioni, convocato dopo il settecolli, cercherà di dimenticare tutti i problemi fisici degli ultimi anni e a ripartire da Gwangju.
Nei 100 per il team americano esce Andrew ed entra il campione olimpico Murphy. Come tutti i big a stelle e strisce nell’anno pre olimpico non ha fatto registrare praticamente nessun acuto, ma dubito si presenterà impreparato. Chi un acuto finalmente lo ha fatto risentire è invece Larkin, l‘australiano tra delusioni olimpiche e vicissitudini amorose era scomparso dalle prime posizioni per riapparire a inizio giugno durante i trials Aus con una prestazione che lo pone di nuovo tra i favoriti con il campione uscente Xu e il duo russo. Vogliamo escludere dal parterre Grevers? Non fosse altro che per la sua stazza, è obbligatorio inserirlo tra chi si giocherà un posto sul podio. Anche per i colori italiani sarà in acqua un giovanissimo Thomas Ceccon, per lui il compito primario di iniziare a fare esperienza tra i big dopo aver vinto tutto a livello giovanile. Scegliere il vincitore è quasi un terno al lotto, opto per l’inno cinese e mi riservo di giocare al super enalotto in caso di vittoria.
Nei 200 il panorama è decisamente più vario, con l’inserimento anche di Irie, ritornato ad ottimi livelli dopo il trasferimento sotto la supervisione di coach Marsh. Rylov, campione uscente è sicuramente il favorito della distanza, ma fatico a pensare a un podio nei 200 dorso senza una bandiera a stelle e strisce, loro che hanno dominato la distanza per anni tra Piersol, Locthe, Clary e Murphy. Dottor Restivo e i suoi baffi dovranno iniziare con l ‘ingresso in semifinale per poi giocarsi il tutto per tutto.

MEDEIROS E MASSE LE FAVORITE

Per quanto riguarda le donzelle i 50 vedono la campionessa uscente Etienne Medeiros nuovamente favorita sulla cinese Fu e la russa Fesikova. La cuffia tricolore sarà quella di Silvia Scalia, primato italiano per lei da migliorare per cercare di sognare una finale, ma dati i continui miglioramenti della ragazza, perché non sognare?
Nei 100 si scalderanno i motori per quella che sarà una delle gare più attese dell’intero mondiale. La primatista del mondo Katleen Baker è stata fermata ad Aprile da una rottura della costola e al momento le notizie sul suo stato di forma non sono moltissime, Kylie Masse è dunque la donna chiamata a vincere e a provare anche a rompere il muro dei 58 secondi. Il podio potrebbe anche diventare un affare tutto canadese con Taylor Ruck sul secondo gradino. Assente dai 100 il nuovo astro nascente Regan Smith, l’altra americana in gara è Olivia Smoliga che in vasca corta si è già divertita a mettere tutte dietro di se. I 100 sono una gara che Margherita Panziera ha imparato a fare soprattutto per avere abbastanza velocità nella prima parte dei 200. Le servirebbe un po’ più di spunto nei primi 50 per poter essere pericolosa anche in questa distanza, ma come dicono gli americani “ se hai una corsia hai una possibilità” per cui l’obiettivo principale sarà conquistare la corsia per poi giocarsi il tutto per tutto.

CHE BATTAGLIA TRA MARGHERITA E KATINKA

E’ inutile nascondersi dietro un dito, nei 200 è Margherita Panziera la grande favorita, per il primo tempo stagionale e per l’autorevolezza con cui ha affrontato le Champions Series e il SetteColli. Oltre alle due canadesi, dovrà fare attenzione alla Regan che , dopo aver portato il record del mondo juniores dei 100 a 58.45 potrebbe essere in grado di diventare una avversaria temibile. Non ho mai nominato in tute le gare del dorso Katinka Hosszu. L’iron lady continua a proporre programmi sempre molto sostanziosi e sappiamo che le sue caratteristiche la pongono sempre come protagonista, il suo dorso però mi è apparso leggermente appesantito negli ultimi meeting e allenato soprattutto per una grande frazione dei misti. Sicuramente Katinka riuscirà a smentirmi e io ne sarò nel caso ben felice.

 

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