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Golf, PGA Championship 2019: Bethpage Black ospita il secondo Major della stagione. Tiger Woods e Molinari contro il meglio del pianeta

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Il PGA Championship offre una propria veste nuova e diversa con l’edizione di quest’anno, che comincia tre mesi prima rispetto all’usuale collocazione, nel weekend che precede il Memorial Day. Il percorso è il molto difficile Black Course di Bethpage Black, un par 70 che nasconde un’immensa quantità di difficoltà al suo interno.

Tiger Woods torna a entrare in un Major da detentore del precedente, con la vittoria del Masters ad Augusta di poche settimane fa. Da allora non è più stato visto sui green, e per questo non si può realmente dire che periodo di forma stia attraversando: l’unica possibilità è scoprire come potrà comportarsi direttamente sul posto. A Bethpage ha vinto gli US Open nel 2002, ma dieci anni dopo sullo stesso percorso si sono visti i primi problemi alla schiena che lo hanno poi tormentato per un lungo periodo di tempo. Per lui c’è la possibilità di arrivare alla quinta vittoria in questo torneo, un record che soltanto Walter Hagen e Jack Nicklaus possono vantare.

Non è Tiger, però, il solo a partire tra i favoriti: ancora migliori sembrano le quotazioni di Dustin Johnson. Il numero 1 del mondo ha raggiunto una notevole costanza nelle ultime settimane, ma ancora ha il solo US Open del 2016 nel proprio palmares tra i quattro tornei maggiori. Un occhio importante si posa per forza di cose su Rory McIlroy, che a Bethpage non è mai andato al di là del decimo posto, ma il PGA l’ha vinto per due volte e detiene il record per il maggior distacco di sempre in questo Major (otto colpi nel 2012). Particolarità: il nordirlandese è rimasto fuori dalla top ten solo al Masters quest’anno. Attenzione a non sottovalutare un’altra vecchia volpe, che risponde al nome di Phil Mickelson, due volte secondo a Bethpage nelle quattro volte in cui ha affrontato il percorso e oltretutto in un momento positivo. C’è chi potrebbe completare il Grande Slam, ossia la conquista di tutti i Major almeno una volta, ma l’ultima top ten di Jordan Spieth risale all’Open Championship, il che pone più di qualche dubbio sulle sue possibilità.

C’è poi il discorso legato a Francesco Molinari: ormai è quasi una felice consuetudine vederlo tra i più considerati in ognuno dei grandi tornei, una cosa che sembrava impossibile fino a nemmeno un anno fa. Il torinese non è mai andato troppo d’accordo con Bethpage, ma con il PGA Championship ha un ottimo legame dato dal secondo posto del 2017 e dal sesto del 2018, ragion per cui si inserisce di diritto nel novero di coloro che vanno tenuti d’occhio.

Quello che ci aspetta, in sostanza, è un Major dai mille colpi di scena possibili, ma nel quale sarà spesso difficile vedere giri sotto il par, una caratteristica tipica di Bethpage Black, che non concede davvero nulla a chi commette anche il più piccolo errore.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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