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Basket, Daniel Hackett: “L’Eurolega con il CSKA una grande impresa. Voglio rimanere a Mosca e fare bene ai Mondiali”

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Il Cska Mosca è regina dell’Eurolega 2019 dopo la vittoria sull’Efes. Un successo che fino a qualche mese fa non era semplice da prevedere, ma che ha avuto anche un protagonista italiano: Daniel Hackett. Il 31enne playmaker romagnolo ha centrato il primo alloro nella massima competizione continentale e ora può fare con pieno merito un bilancio sia della sua annata, sia della sua carriera, dopo un periodo nel quale rischiava di perdersi un po’ per strada. “Dopo l’addio a Milano ed i problemi all’Olympiakos fortunatamente ho vissuto l’esperienza al Bamberg, che è risultata davvero fondamentale – spiega il nativo di Forlimpopoli alla Gazzetta dello Sport – Coach Trinchieri mi ha dato subito grande fiducia e spazio, permettendomi di recuperare dall’infortunio. In quel momento è scattato qualcosa dentro di me, ho capito che avrei dovuto cambiare il modo di giocare”.

L’arrivo a Mosca (dopo l’uscita dal contratto con il club tedesco) è stato meno traumatico del previsto, e tutto è andato per il giusto verso. “Sin dall’inizio ho capito che coach Itudis mi vedeva bene. Pensavo di giocare 10-15 minuti, invece sono spesso stato utilizzato nel quintetto base e nei momenti clou delle partite.  A luglio, poi, il presidente Vatutin mi chiamò nel suo ufficio per dirmi che mi avevano preso anche perché avevo gli attributi per urlare in faccia ai big quello che non andasse. Un vero e proprio leader emotivo del CSKA”.

Il maggiore passo in avanti della squadra moscovita, tuttavia, è arrivato sul campo, contro tutto e tutti. “Durante la stagione abbiamo imparato a soffrire tra infortuni e sconfitte. Abbiamo puntato sulla difesa per rimetterci in carreggiata, vincendo match ai 70. In quel modo siamo tornati noi”.

Il CSKA è tornato squadra. Hackett, invece, di nuovo giocatore e uomo? “Non sono certo scappato dall’Italia, semplicemente era concluso il mio ciclo a Milano che poteva e doveva essere migliore. Mi dispiace per quello che è successo con la Nazionale che ha cancellato tutto quello di buono che avevo fatto in precedenza”.

I programmi futuri sono ben chiari nella mente del playmaker ex USC: “In primo luogo fare bene con l’Italia ai Mondiali di Cina agli ordini di coach Sacchetti con il quale mi trovo nel migliore dei modi. A livello di club ho un opzione per l’anno prossimo e cercherò di rimanere al CSKA per la mia carriera e per la famiglia, dato che Mosca è una bellissima città nella quale si vive veramente bene, anche se da romagnolo sono abituato diversamente, soprattutto a livello di freddo…”.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Credit: Ciamillo

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