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Tuffi, Grand Prix Mission Viejo 2019: una bella Italia trascinata dalla miglior Bertocchi di sempre dai 3 metri

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Le nuove certezze dai 3 metri di Elena Bertocchi, più forte anche delle bizze della sua schiena; la crescita costante della 16enne Chiara Pellacani, novella ‘stakanovista’ che si divide senza problemi tra piattaforma e trampolini; la solidità ritrovata (da Edimburgo 2018 in realtà) di Noemi Batki; la coppia del futuro per i 3 metri synchro, lanciata giusto nel 2019, Tocci-Marsaglia; e la sicurezza di Maicol Verzotto nei “misti”. Questi solo alcuni dei tanti i temi che ci ha ‘lasciato’ in chiave azzurra la terza tappa del FINA diving Grand Prix 2019, tenutasi al Marguerite Acquatic Complex Center di Mission Viejo, nella California del sud, non troppo distante dal confine con il Messico (ma negli Stati Uniti).

Uno stadio del nuoto storico (esiste da oltre 50 anni), completamente rinnovato per l’occasione, con Greg Louganis e tante altre star del ‘diving’ americano presenti. A proposito. Da menzionare anche una squadra di casa forte, compatta, vincente, in grado di lanciare tanti ‘teenagers’ dal futuro radioso. Mancavano, rispetto alla seconda tappa di Calgary, cinesi e canadesi, è vero, ma i citati americani, con messicani e australiani su tutti, hanno reso le competizioni un palcoscenico di alto livello, un bene anche per la Nazionale italiana. Quattro giorni di gare (da giovedì a domenica), ma ben dieci finali nel solo weekend, per un bel tour de force che ha messo a dura prova le capacità degli atleti e mostrato, al contempo, le loro qualità nel recupero e l’efficacia della preparazione atletica/tuffistica e persino la capacità di rendere al meglio sotto sforzi prolungati.

L’Italia, dopo aver saltato la precedente ‘fermata’ della manifestazione, a Calgary, si è presentata in forze negli Stati Uniti per raccogliere sì podi e medaglie, ma soprattutto certezze e sicurezze maggiori in vista dei grandi appuntamenti stagionali, in primis i Mondiali di Gwangju a luglio (12-28) e poi gli Europei di Kiev ad agosto, oltre alle ultime tappe delle World Series. Obiettivi centrati, entrambi. Il bottino finale recita un oro (Maicol Verzotto ed Elena Bertocchi nel synchro 3 metri), tre argenti (Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi nel sincro 3 metri, Elena Bertocchi nella gara individuale da 3 metri, Noemi Batki e Maicol Verzotto nel sincro piattaforma da dieci metri) e un bronzo (Noemi Batki dalla piattaforma); senza dimenticare però il quarto posto di Batki-Pellacani dalla piattaforma (podio sfuggito all’ultimo tuffo), il quinto di Tocci-Marsaglia nel sincro 3 metri, che per una coppia ‘nuova’ non è niente male, e il sesto di Chiara Pellacani da 3 metri (bravissima tra preliminare e semifinale, e poi stanca per aver disputato due finali in un’ora, la prima dalla piattaforma con Batki). Resta, in generale, l’esperienza accumulata in un contesto internazionale di alto livello, utile per i veterani quanto per le nuove leve.

Nel dettaglio, rimane anche la buona impressione lasciata da Elena Bertocchi (già bronzo mondiale da 1 metro) nella gara su cui puntare tutte le fiches del presente e del futuro in vista di Tokyo 2020, ovvero quella dal trampolino tre metri. La 24enne milanese, a parte il doppio e mezzo indietro carpiato, non pagato come sperato, ha affrontato le altre quattro serie con sicurezza, grinta, capacità tecniche ben note e forse anche una certa libertà mentale, per chiudere seconda a quota 308.15 punti, prima medaglia ‘pesante’ in questa specialità. Da senior ovviamente e dietro un’americana di 16 anni: «Sono molto soddisfatto – ci dice il suo tecnico che la segue da oltre dieci anni, Dario Scola, presente in America – perché comunque Elena se lo meritava proprio questo podio dopo il risultato delle eliminatorie e per come aveva reagito all’errore in semifinale. Nell’ultimo atto è andata molto bene, anche se il primo tuffo non è risultato perfetto. Stiamo cercando di capire se cambiare o meno proprio il salto iniziale, perché il biglietto da visita è importante, anche se lei con questo programma preferisce liberarsi di quella rotazione indietro complessa per poi… ‘mettere il cuore’ nei successivi quattro salti, partendo diciamo per il recupero. E’ difficile gestire la questione dal punto di vista psicologico, ovviamente, e quindi ne parleremo ancora. Importante comunque essere andati ancora oltre quota 300 punti dai 3 metri: la medaglia d’argento in questa gara è la sua prima, da sola, in questa specialità. La strada è ancora lunga, ma tracciata e mi preme sottolineare che i 300 punti sono arrivati al momento giusto e nel posto giusto». 

Ecco il risultato finale:


Hailey Hernandez USA 1 312.75 0.00
Elena Bertocchi ITA 2 308.15 -4.60
Melany Hernandez Torres MEX 3 303.60 -9.15
Georgia Sheehan AUS 4 291.70 -21.05
Krysta Palmer USA 5 239.90 -72.85
Chiara Pellacani ITA 6 237.30 -75.45

Restando a quella gara singola, cioè tre metri donne, resta un peccato non aver potuto ammirare probabilmente la miglior Chiara Pellacani nell’ultimo atto, visto che pochi minuti prima aveva terminato al quarto posto la ‘fatica’ dalla piattaforma dieci metri con Noemi Batki. Chiara, bravissima a raggiungere la finale, chiusa poi in sesta posizione, può consolarsi ricordando quanto fatto… nella prima semifinale, cioè questo:

Women 3m Springboard
Diver Team Place Score Diff

Melany Hernandez Torres MEX 1 281.15 0.00
Chiara Pellacani ITA 2 271.90 -9.25
Krysta Palmer USA 3 255.10 -26.05
Maria Polyakova RUS 4 249.15 -32.00
Alison Maillard CHI 5 238.50 -42.65
Maria Papworth GBR 6 236.65 -44.50

La 16enne romana continua a disimpegnarsi al meglio tra trampolino e piattaforma e per ora diremmo che va bene così, visto che alla sua età lo faceva anche una certa Tania Cagnotto (raccogliendo due ori europei dai dieci  metri, Madrid 2004 ed Eindhoven 2008) e che la bolzanina solo dopo Pechino 2008 (quindi a 23 anni) decise poi di dedicarsi solamente al trampolino, da 1 metro, da 3 metri e nel synchro.

Per quanto fossero entrambe stanche in chiusura di manifestazione, Chiara&Elena hanno infine ribadito il loro feeling dal trampolino 3 metri synchro, prendendosi un bel bronzo in un contesto internazionale di buon livello (e nove coppie), dopo l’oro europeo di Edimburgo. A poco più di un mese, per altro, dal possibile ritorno in gara della coppia pluri-medagliata italiana a Olimpiadi, Europei e Mondiali, Cagnotto-Dallapé, previsto agli Assoluti di fine maggio, a Bolzano. Forse. Certezze non ce ne sono ancora.

Non mancano i motivi di soddisfazione nemmeno per gli altri azzurri presenti in California, con una Noemi Batki brava a migliorarsi tra preliminari e semifinali e poi a centrare il bronzo nell’ultimo atto con il suo miglior punteggio del weekend. Senza un paio di sbavature su due rotazioni sarebbe stata anche argento (l’oro era prenotato da Melissa Wu, autrice forse della performance migliore in assoluto a Mission Viejo), ma la triestina di Budapest, di stanza ora a Roma, resta (dopo il ritorno sul podio a Edimburgo 2018) una certezza assoluta in questa gara, in attesa di capire se Chiara Pellacani rimarrà lì in alto, a dieci metri, ancora a lungo, o si dedicherà prima o poi solo ai trampolini.

Women Platform
Diver Team Place Score Diff

Melissa Wu AUS 1 355.80 0.00
Amy Magana USA 2 316.80 -39.00
Noemi Batki ITA 3 301.40 -54.40
Gemma Mcarthur GBR 4 278.30 -77.50
Maria Kurjo GER 5 269.50 -86.30
Elaena Dick CAN 6 224.50 -131.30

Il synchro misto resta una certezza, impersonificata in primis dal grande 30enne nativo di Bressanone, Maicol Verzotto, bravo a sdoppiarsi senza problemi tra piattaforma e trampolino, mentre l’unico risultato un po’ sotto le attese, forse, è venuto (a livello maschile) dalla mancata qualificazione degli azzurri (Marsaglia e Tocci) alla finale del trampolino maschile, dai 3 metri. Il cosentino, grande certezza ormai da quasi un lustro, è già qualificato per il Mondiale di luglio e quindi presumibilmente si sta prendendo il tempo necessario per trovare la condizione migliore giusto a ridosso della Corea. Marsaglia ha comunque già centrato un podio a Rostock, nella prima tappa del Grand Prix, lo scorso febbraio. I due stanno ‘studiando’ per diventare una coppia top anche nel synchro. Il potenziale c’è tutto, onestamente.

Meet: 2019 USA FINA Diving Grand Prix
Date: Apr 11, 2019 to Apr 14, 2019
Mixed Synchro Platform
Diver Team Place Score Diff

Diego Balleza / María Sánchez MEX / MEX 1 308.88 0.00
Noemi Batki / Maicol Verzotto ITA / ITA 2 282.60 -26.28
Sophia McAfee / Maxwell Weinrich USA / USA 3 274.74 -34.14
Maha Gouda / Mohamed Farouk EGY / EGY 4 255.33 -53.55

Meet: 2019 USA FINA Diving Grand Prix
Date: Apr 11, 2019 to Apr 14, 2019
Mixed Synchro 3m
Diver Team Place Score Diff

Maicol Verzotto / Elena Bertocchi ITA / ITA 1 280.86 0.00
Arantxa Chavez Munoz / Adan Zuniga MEX / MEX 2 277.32 -3.54
Lauren Reedy / Briadam Herrera USA / USA 3 272.76 -8.10
Jacob Cornish / Meghan Obrien USA / USA 4 271.20 -9.66
Scarlett Mew Jensen / Matthew Dixon GBR / GBR 5 269.58 -11.28
Mohab Ishak / Maha Amer EGY / EGY 6 257.52 -23.34
Yu Qian Goh / Anton Down Jenkins NZL / NZL 7 221.40 -59.46

Doveroso, infine, elencare tutti i risultati degli azzurri dai preliminari alle finali, passando per le semifinali, raggiunti a Mission Viejo. Il Grand Prix non è il Mondiale, no, tantomeno una tappa delle World Series, ma resta un bel banco di prova per testarsi e migliorarsi scendendo in gara con alcuni dei migliori tuffatori del pianeta, in un contesto importante e comunque sempre diverso da quello continentale. A metà stagione, ma verso la fase decisiva dell’annata 2018-2019, l’Italia si tiene le sue certezze ‘californiane’ e può guardare all’immediato futuro con fiducia.

PROGRAMMA E RISULTATI DEGLI AZZURRI

Giovedì 11 aprile

Eliminatoria trampolino 3 metri donne

1. Elena Bertocchi 294.55 qual. in semifinale B

8. Chiara Pellacani 267.45 qua. in semifinale A

 

Eliminatoria piattaforma uomini

17. Vladimir Barbu 342.45

22. Maicol Verzotto 302.95

 

Venerdì 12 aprile

Semifinali A/B trampolino 3 metri donne

2. Chiara Pellacani 271.90 qual. in finale

3. Elena Bertocchi 273.65  qual. in finale

Semifinali A/B piattaforma uomini

Eliminatoria trampolino 3 metri uomini

2. Lorenzo Marsaglia 395.00 qual. in semifinale A

14. Giovanni Tocci 340.80

Eliminatoria piattaforma donne

8. Noemi Batki 252.90 qual. in semifinale B

 

Sabato 13 aprile

 

Semifinali A/B trampolino 3 metri uomini

4. Lorenzo Marsaglia 354.85

Semifinali A/B piattaforma donne

2. Noemi Batki 294.50 qual. in finale

Finale sincro piattaforma donne

4. Noemi Batki e Chiara Pellacani 282.54

Finale trampolino 3 metri donne

2. Elena Bertocchi 308.15 – 6. Chiara Pellacani 237.30

Finale piattaforma uomini

Finale sincro trampolino 3 metri uomini

5. Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci 362.67

 

Domenica 14 aprile

 

Finale sincro piattaforma misto

Finale sincro piattaforma uomini

Finale sincro trampolino 3 metri donne

2. Bertocchi – Pelllacani 284.13

Finale trampolino 3 metri uomini

Finale piattaforma donne

3. Noemi Batki 301.40

 

Lunedì 15 aprile – ora italiana

 

Finale sincro trampolino 3 metri misto

1. Maicol Verzotto – Elena Bertocchi 280.86

 

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Foto: USA diving

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